I sintomi principali sono la pirosi o bruciore che risale dallo stomaco verso il torace e rigurgito acido che risale fino in gola o nella cavità orale. Si associano anche sintomi come il gonfiore addominale post-pranzale, rallentamento dello svuotamento gastrico. Esistono anche sintomi atipici che si manifestano soprattutto con dolori retro sternali, tosse secca cronica o raucedine, asma. Il reflusso gastroesofageo può colpire persone di tutte le età, ma è più frequente dopo i 50 anni.
La complicanza più frequente è dovuta al fatto che la mucosa dell’esofago non è biologicamente programmata per resistere all’azione irritativa degli acidi gastrici, perché non dovrebbe mai venirne a contatto se non sporadicamente. Ma quando il rigurgito, avviene quotidianamente, alla fine si crea l’esofagite, l’infiammazione della muscosa esofagea. Questa infiammazione cronica porta a lesione dei tessuti dell'esofago e crea delle cicatrici che possono portare ad una stenosi (restringimento) dell’esofago, che rende difficile la deglutizione. Un'altra complicanza è l'esofago di Barret cioè la presenza di mucosa intestinale specializzata che ha sostituito la normale mucosa esofagea a livello della giunzione esofago-gastrica. Questa complicanza può portare alla formazione di tumore all'esofago.
Alcune
modificazioni nello stile di vita possono notevolmente migliorare i
sintomi e tenere sotto controllo il reflusso :
1
– Consumare pasti piccoli e frequenti 5/6 pasti piccoli sono da
preferire rispetto a 3 pasti di grande volume.
2-
Evitare di saltare i pasti.
3-
Evitare il fumo di sigaretta.
4-
Evitare abiti troppo stretti.
5
– Mantenere una postura eretta durante e dopo i pasti.
6
- Evitare di sdraiarsi per almeno 3 ore dopo un pasto.
7
– Lasciar passare almeno 1-2 ore prima di fare attività fisica.
8
– Perdere peso se necessario
9
– Mangiare in modo tranquillo masticando a lungo
10
– Alzare la testa del letto di 15/20 cm.
11
- Evitate cibi e bevande che peggiorano i sintomi.
Ci
sono dei cibi che causano una diminuzione della pressione dello
sfintere, aumentano la secrezione acida gastrica o irritano la mucosa
esofagea:
- Arancia e succo d’arancia
- Cipolla,aglio e cannella
- Limonata come bibita gasata e tutte le bibite gasate
- Pompelmo e succo di pompelmo
- Mirtilli
- Pomodori alimenti a base di pomodoro, come sugo per la pasta ed altre salse, chili e pizza.
- Cibi piccanti
- Purè di patate
- Patate fritte
- Patate in insalata
- Cioccolato
- Caramelle
- Patatine in busta
- Biscotti al burro
- Biscotti al cioccolato
- Frittelle
- Condimenti grassi
- Spalla di manzo
- Lombo di manzo
- Pollo fritto
- Pesce fritto
- Pasta con formaggio
- Panna acida
- Gelato
- Formaggio molle fresco
- Liquori
- Vino
- Caffè
- Tè
- Gomme da masticare
- Cibi troppo freddi o troppo caldi
UN' ALTRO
PUNTO DI VISTA
Se
avete letto sopra avrete capito che normalmente la funzione
dell'esofago è quella di mandare il cibo masticato detto bolo verso
lo stomaco. Qui il cibo viene elaborato e ulteriormente sminuzzato
per essere mandato verso l'intestino per essere assorbito. Nel
reflusso gastroesofageo invece assistiamo ad un fuoco di ritorno:
dallo stomaco c’è qualcosa che, durante il processo digestivo,
torna prepotentemente indietro come se il cibo non volesse scendere
giù, come se lo stomaco utilizzasse questa sintomatologia come un
atteggiamento oppositivo nei confronti di qualcosa che non vuole
ingerire e non vuole far passare nell’intestino dove questa
sostanza verrà assorbita. Accade quindi qualcosa di molto simile ad
una polemica da parte del nostro stomaco, che “si vuole far
sentire”, che sfiamma verso l’alto, come a dire “quello che mi
avete mandato giù e che io devo lavorare non va bene”. Insomma
qualcosa che ci rifiutiamo di elaborare, di digerire e di assimilare.
RIMEDI
NATURALI
Per
alleviare i disturbi si può ricorrere a dei metodi naturali :
- I fermenti lattici non gastro resistenti che agiscono già nell'esofago e nello stomaco
- Il succo di cavolo ha azione cicatrizzante se sopportate il sapore ( meglio mischiarlo magari con qualche carota), berne da 3 a 5 bicchieri al giorno. Occorre un estrattore di succo o una buona centrifuga.
- Dalla macrobiotica il brodo di: Kuzu (alga in polvere), shoyu (salsa di soia), umeboshi ( prugne fermentate nel sale). Ingredienti : 1 tazza di acqua, 1 cucchiaino di kuzu in polvere da sciogliere in una tazzina da caffè di acqua fredda, 1 prugna umeboshi privata del nocciolo o un cucchiaino di purea. Preparazione : schiacciare l'umeboshi in un pentolino aggiungere il kuzu precedentemente sciolto e l'acqua, portare a ebollizione e dopo 2 minuti unire il shoyu. Bollire ancora 2 /3 minuti bere caldo non bollente al mattino o mezz'ora prima di cena tutti i giorni durante la fase acuta e bere ogni tanto come mantenimento.
- Fitoterapia. Ci sono diverse erbe con azione lenitiva, antinfiammatoria, cicatrizzante :
- Liquirizia, Glycyrrhiza glabra – antinfiammatoria, antisecretiva, cicatrizzante, protettiva della mucosa. Sconsigliata per chi soffre di pressione alta.
- Olmaria, spirea ulmaria – normalizzante dell'acidità gastrica, lenitiva e protettiva delle mucose.
- Altea, althaea officinalis – lenitiva, emolliente, antinfiammatoria, cicatrizzante.
- Aloe vera, Aloe barbadensis – antinfiammatoria, antiulcerativa, cicatrizzante. Sottoforma di gel perché il succo può peggiorare i sintomi.
- Calendula, Calendula officinalis – cicatrizzante, riepitellizante, antinfiammatoria.
- Shatavari, Asparagus racemosus – antiulcerativa, emolliente.
- Centella, Centella asiatica – antiulcerativa, riepitelizzante, adattogena.
- Amalki, Emblica officinalis – emostatica, antiossidante.
- Scutellaria, Scutellaria sp – sedativa, tonico-nervina, antispastica.
- Uncaria, uncaria tomentosa – adattogena, antiossidante, antinfiammatoria, antimicrobica.
- Melissa, Melissa officinalis – sedativa, antidepressiva, antispastica.
- Genziana, Gentiana lutea – digestiva, procinetica
- Cicoria, Cichorium intybus – coleretica, digestiva, procinetica.
- Zenzero, Zingiber officinalis – digestiva, spasmolitica, antinfiammatoria, carminativa.Le informazioni riportate non si sostituiscono al parere del medico o dello specialista che è sempre opportuno consultare in caso di disturbi.
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