mercoledì 30 marzo 2016

FRAGOLE VOGLIA DI PRIMAVERA !

La fragola (fragaria ananassa) appartiene alla famiglia delle Rosacee e quella che oggi conosciamo ha un origine piuttosto recente, è infatti apparsa circa 250 anni fa. Prima di quest'epoca si sono raccolte per secoli le fragoline di bosco (fragaria vesca), dai frutti molto piccoli. Le prime varietà spontanee di fragola con frutti grandi si sono trovate in America e importate poi in Europa. L'attuale fragola coltivata in Europa, la fragola ananassa è un ibrido generato nel 1750 dalla fragola del Cile e la fragola Scarlet Americana attualmente se ne producono più di mille varietà e ogni anno se ne aggiungono di nuove. Però solo poche di queste varietà hanno rilevanza sul mercato ancora oggi l'80-90% delle superfici coltivate a fragole nell'Europa centro-settentrionale riguardano la varietà “Elsanta” che fioriscono una sola volta in primavera e fruttificano poco dopo. Il suo nome scientifico è Fragraria e deriva dal vocabolo latino fragrans (fragrante), proprio in virtù dell’aroma intenso sprigionato dai suoi frutti, soprattutto quelli che crescono spontanei nei boschi. La fioritura può avvenire in diverse stagioni, secondo le specie e le varietà.



COMPOSIZIONE DELLE FRAGOLE
Frutto con tantissimo gusto ma pochissime calorie solo32 per 100 g , 0,67 g di proteine, 7,68 g di carboidrati di cui zuccheri 4,89 g formati da destrosio 1,99 g, fruttosio 2,44 g e saccarosio 0,47 g, composizione che lo rende il frutto per eccellenza per i diabetici e per chi ha bisogno di tenere a bada il profilo glicemico. Buono il contenuto in fibre 2 g, amido 0,04 g, ceneri 0,4 g e ben 90,95 g di acqua. Buono il contenuto in Calcio 35 mg, Fosforo 28 mg e Potassio 160 mg, tra le vitamine spicca su tutte il contenuto di vitamina C pari a 54 mg che le dona un altissimo potere antiossidante. Possiede poi acido malico 0,11 mg, acido citrico 0,67 mg, acido tartarico 1,37 mg e tracce di acido chinico e acido salicilico che la rendono una specie di aspirina naturale. Ma i benefici delle fragole non si fermano qui.
PROPRIETÀ E BENEFICI DELLE FRAGOLE
Come abbiamo appena visto grazie alla presenza di buone quantità di vitamina C ed altre sostanze antiossidanti contrastano i radicali liberi e rallentano il naturale processo di invecchiamento delle cellule del nostro organismo.
Sono indicate per combattere il colesterolo e hanno proprietà protettive per il sistema cardiovascolare. Questa caratteristica è data dai fitonutrienti presenti nelle fragole che non solo hanno proprietà antiossidanti ma sono anche ottimi antinfiammatori. La loro attività riduce l’ossidazione dei grassi nelle membrane cellulari, diminuisce la percentuale di colesterolo cattivo LDL nel sangue e riduce l’attività dell'angiotensina ormone la cui iperattività provoca la vasocostrizione e di conseguenza l’aumento della pressione sanguigna. L’acido salicilico in esse contenuto, oltre a risultare efficace contro la gotta, aiuta a mantenere sotto controllo la pressione e la fluidità del sangue.
Sono rinfrescanti, rimineralizzanti, diuretiche e soprattutto hanno proprietà disintossicanti e depurative dell’organismo, il contenuto in acido citrico ne fa dei frutti con proprietà disinfettanti ed antisettiche in grado di prevenire le infezioni del tratto urinario. L’acido citrico è anche utile per la prevenzione di infezioni intestinali responsabili di diarrea, flatulenza e disturbi dell’intestino.
Fanno bene alla pelle per la vitamina C che stimola la produzione di collagene, ai capelli e alle unghie per il contenuto in rame e manganese.
Contengono infine lo xilitolo, una sostanza dolce che previene la formazione della placca dentale e uccide i germi responsabili di un alito cattivo.
ATTENZIONE il periodo naturale di maturazione delle fragole è quello compreso fra aprile e giugno. È molto probabile che le fragole che si trovano in vendita in tale periodo siano di provenienza italiana e non estera.
Prima dell’eventuale acquisto sarebbe meglio accertarsi della loro provenienza infatti, essendo la fragola un “frutto” delicato, nel caso provenisse da paesi lontani, sarebbe sicuramente stata sottoposta a pesanti processi chimici di conservazione per poter affrontare lunghi viaggi e perdendo così gran parte delle sue proprietà terapeutiche. Da un rapporto di legambiente (http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/stop-pesticidi-il-nuovo-rapporto-di-legambiente-sui-residui-chimici-nei-prodotti) presentato a Milano su un analisi di frutta e verdura è emerso che il 42% dei campioni analizzati (su un totale di 7132) risulta contaminato da uno o più sostanze chimiche. Il multiresiduo (presenza concomitante di più residui chimici in uno stesso campione alimentare), è salito di cinque punti percentuale dal 2012 al 2014, passando dal 17,1% al 22,4%, con campioni da record: cinque residui nelle mele, otto nelle fragole, quindici nell’uva da tavola, cioè in alimenti dalle ben note proprietà nutrizionali che però finiscono sulle nostre tavole carichi di pesticidi.
Mele, pesche, fragole e lattuga sono gli alimenti più ricchi di pesticidi. Per fragole e pesche, solo un quarto dei campioni analizzati era totalmente privo di tracce sospette.
Un terzo dei campioni di mela conteneva più di un pesticida, percentuale che sale addirittura al 62% per le fragole. Per chi si occupa di sicurezza alimentare, questa non è una sorpresa: nella poco invidiabile classifica dei pesticidi le fragole sono da sempre ai primi posti visto che - essendo coltivate rasoterra - sono più esposte agli attacchi di lumache, parassiti e insetti.
Una ragione più che valida almeno quando si parla di questi alimenti è di scegliere prodotti che provengono dall'agricoltura biologica e biodinamica. Se proprio non ne trovate da agricoltura biologica almeno lavatele molto bene una soluzione ideale è quella di lasciarle in ammollo per almeno 10 minuti in acqua in cui avrete sciolto un cucchiaino di sale ogni 250 ml di acqua e 3/ 4 cucchiai di aceto.

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