La
fragola (fragaria ananassa) appartiene alla famiglia delle Rosacee e
quella che oggi conosciamo ha un origine piuttosto recente, è
infatti apparsa circa 250 anni fa. Prima di quest'epoca si sono
raccolte per secoli le fragoline di bosco (fragaria vesca), dai
frutti molto piccoli. Le prime varietà spontanee di fragola con
frutti grandi si sono trovate in America e importate poi in Europa.
L'attuale fragola coltivata in Europa, la fragola ananassa è un
ibrido generato nel 1750 dalla fragola del Cile e la fragola Scarlet
Americana attualmente se ne producono più di mille varietà e ogni
anno se ne aggiungono di nuove. Però solo poche di queste varietà
hanno rilevanza sul mercato ancora oggi l'80-90% delle superfici
coltivate a fragole nell'Europa centro-settentrionale riguardano la
varietà “Elsanta” che fioriscono una sola volta in primavera e
fruttificano poco dopo. Il suo nome scientifico è Fragraria
e deriva dal vocabolo latino fragrans (fragrante), proprio
in virtù dell’aroma intenso sprigionato dai suoi frutti,
soprattutto quelli che crescono spontanei nei boschi. La fioritura
può avvenire in diverse stagioni, secondo le specie e le varietà.
Frutto
con tantissimo gusto ma pochissime calorie solo32 per 100 g , 0,67 g
di proteine, 7,68 g di carboidrati di cui zuccheri 4,89 g formati da
destrosio 1,99 g, fruttosio 2,44 g e saccarosio 0,47 g, composizione
che lo rende il frutto per eccellenza per i diabetici e per chi ha
bisogno di tenere a bada il profilo glicemico. Buono il contenuto in
fibre 2 g, amido 0,04 g, ceneri 0,4 g e ben 90,95 g di acqua. Buono
il contenuto in Calcio 35 mg, Fosforo 28 mg e Potassio 160 mg, tra le
vitamine spicca su tutte il contenuto di vitamina C pari a 54 mg che
le dona un altissimo potere antiossidante. Possiede poi acido malico
0,11 mg, acido citrico 0,67 mg, acido tartarico 1,37 mg e tracce di
acido chinico e acido salicilico che la rendono una specie di
aspirina naturale. Ma i benefici delle fragole non si fermano qui.
PROPRIETÀ
E BENEFICI DELLE FRAGOLE
Come
abbiamo appena visto grazie alla presenza di buone quantità di
vitamina C ed altre sostanze antiossidanti contrastano i radicali
liberi e rallentano il naturale processo di invecchiamento delle
cellule del nostro organismo.
Sono
indicate per combattere il colesterolo
e hanno proprietà protettive per il sistema cardiovascolare.
Questa caratteristica è data dai fitonutrienti presenti nelle
fragole
che non solo hanno proprietà
antiossidanti
ma sono anche ottimi antinfiammatori. La loro attività riduce
l’ossidazione dei grassi nelle membrane cellulari, diminuisce
la percentuale di colesterolo
cattivo LDL
nel sangue e riduce l’attività dell'angiotensina ormone la cui
iperattività provoca la vasocostrizione e di conseguenza l’aumento
della pressione
sanguigna.
L’acido salicilico in esse contenuto, oltre a risultare efficace
contro la gotta, aiuta a mantenere sotto controllo la pressione e la
fluidità del sangue.
Sono rinfrescanti, rimineralizzanti, diuretiche e soprattutto hanno proprietà disintossicanti e depurative dell’organismo, il contenuto in acido citrico ne fa dei frutti con proprietà disinfettanti ed antisettiche in grado di prevenire le infezioni del tratto urinario. L’acido citrico è anche utile per la prevenzione di infezioni intestinali responsabili di diarrea, flatulenza e disturbi dell’intestino.
Fanno
bene alla pelle per la vitamina C che stimola la produzione di
collagene, ai capelli e alle unghie per il contenuto in rame e
manganese.
Contengono
infine lo xilitolo, una sostanza dolce che previene la formazione
della placca dentale e uccide i germi responsabili di un alito
cattivo.
ATTENZIONE
il periodo naturale di maturazione delle fragole è quello compreso
fra aprile e giugno. È molto probabile che le fragole che si trovano
in vendita in tale periodo siano di provenienza italiana e non
estera.
Prima
dell’eventuale acquisto sarebbe meglio accertarsi della loro
provenienza infatti, essendo la fragola un “frutto” delicato, nel
caso provenisse da paesi lontani, sarebbe sicuramente stata
sottoposta a pesanti processi chimici di conservazione per poter
affrontare lunghi viaggi e perdendo così gran parte delle sue
proprietà
terapeutiche.
Da un rapporto di legambiente
(http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/stop-pesticidi-il-nuovo-rapporto-di-legambiente-sui-residui-chimici-nei-prodotti)
presentato a Milano su un analisi di frutta e verdura è emerso che
il
42% dei campioni analizzati
(su un totale di 7132) risulta
contaminato
da uno o più sostanze chimiche. Il multiresiduo (presenza
concomitante di più residui chimici in uno stesso campione
alimentare), è salito di cinque punti percentuale dal 2012 al 2014,
passando dal 17,1% al 22,4%, con campioni da record: cinque
residui nelle mele,
otto nelle fragole, quindici
nell’uva da tavola,
cioè in alimenti dalle ben note proprietà nutrizionali che però
finiscono sulle nostre tavole carichi di pesticidi.
Mele,
pesche, fragole e lattuga sono gli alimenti più ricchi di pesticidi.
Per fragole e pesche, solo un quarto dei campioni analizzati era
totalmente privo di tracce sospette.
Un terzo dei campioni di mela conteneva più di un pesticida, percentuale che sale addirittura al 62% per le fragole. Per chi si occupa di sicurezza alimentare, questa non è una sorpresa: nella poco invidiabile classifica dei pesticidi le fragole sono da sempre ai primi posti visto che - essendo coltivate rasoterra - sono più esposte agli attacchi di lumache, parassiti e insetti.
Una ragione più che valida almeno quando si parla di questi alimenti è di scegliere prodotti che provengono dall'agricoltura biologica e biodinamica. Se proprio non ne trovate da agricoltura biologica almeno lavatele molto bene una soluzione ideale è quella di lasciarle in ammollo per almeno 10 minuti in acqua in cui avrete sciolto un cucchiaino di sale ogni 250 ml di acqua e 3/ 4 cucchiai di aceto.
Un terzo dei campioni di mela conteneva più di un pesticida, percentuale che sale addirittura al 62% per le fragole. Per chi si occupa di sicurezza alimentare, questa non è una sorpresa: nella poco invidiabile classifica dei pesticidi le fragole sono da sempre ai primi posti visto che - essendo coltivate rasoterra - sono più esposte agli attacchi di lumache, parassiti e insetti.
Una ragione più che valida almeno quando si parla di questi alimenti è di scegliere prodotti che provengono dall'agricoltura biologica e biodinamica. Se proprio non ne trovate da agricoltura biologica almeno lavatele molto bene una soluzione ideale è quella di lasciarle in ammollo per almeno 10 minuti in acqua in cui avrete sciolto un cucchiaino di sale ogni 250 ml di acqua e 3/ 4 cucchiai di aceto.
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