mercoledì 30 marzo 2016

FRAGOLE VOGLIA DI PRIMAVERA !

La fragola (fragaria ananassa) appartiene alla famiglia delle Rosacee e quella che oggi conosciamo ha un origine piuttosto recente, è infatti apparsa circa 250 anni fa. Prima di quest'epoca si sono raccolte per secoli le fragoline di bosco (fragaria vesca), dai frutti molto piccoli. Le prime varietà spontanee di fragola con frutti grandi si sono trovate in America e importate poi in Europa. L'attuale fragola coltivata in Europa, la fragola ananassa è un ibrido generato nel 1750 dalla fragola del Cile e la fragola Scarlet Americana attualmente se ne producono più di mille varietà e ogni anno se ne aggiungono di nuove. Però solo poche di queste varietà hanno rilevanza sul mercato ancora oggi l'80-90% delle superfici coltivate a fragole nell'Europa centro-settentrionale riguardano la varietà “Elsanta” che fioriscono una sola volta in primavera e fruttificano poco dopo. Il suo nome scientifico è Fragraria e deriva dal vocabolo latino fragrans (fragrante), proprio in virtù dell’aroma intenso sprigionato dai suoi frutti, soprattutto quelli che crescono spontanei nei boschi. La fioritura può avvenire in diverse stagioni, secondo le specie e le varietà.



COMPOSIZIONE DELLE FRAGOLE
Frutto con tantissimo gusto ma pochissime calorie solo32 per 100 g , 0,67 g di proteine, 7,68 g di carboidrati di cui zuccheri 4,89 g formati da destrosio 1,99 g, fruttosio 2,44 g e saccarosio 0,47 g, composizione che lo rende il frutto per eccellenza per i diabetici e per chi ha bisogno di tenere a bada il profilo glicemico. Buono il contenuto in fibre 2 g, amido 0,04 g, ceneri 0,4 g e ben 90,95 g di acqua. Buono il contenuto in Calcio 35 mg, Fosforo 28 mg e Potassio 160 mg, tra le vitamine spicca su tutte il contenuto di vitamina C pari a 54 mg che le dona un altissimo potere antiossidante. Possiede poi acido malico 0,11 mg, acido citrico 0,67 mg, acido tartarico 1,37 mg e tracce di acido chinico e acido salicilico che la rendono una specie di aspirina naturale. Ma i benefici delle fragole non si fermano qui.
PROPRIETÀ E BENEFICI DELLE FRAGOLE
Come abbiamo appena visto grazie alla presenza di buone quantità di vitamina C ed altre sostanze antiossidanti contrastano i radicali liberi e rallentano il naturale processo di invecchiamento delle cellule del nostro organismo.
Sono indicate per combattere il colesterolo e hanno proprietà protettive per il sistema cardiovascolare. Questa caratteristica è data dai fitonutrienti presenti nelle fragole che non solo hanno proprietà antiossidanti ma sono anche ottimi antinfiammatori. La loro attività riduce l’ossidazione dei grassi nelle membrane cellulari, diminuisce la percentuale di colesterolo cattivo LDL nel sangue e riduce l’attività dell'angiotensina ormone la cui iperattività provoca la vasocostrizione e di conseguenza l’aumento della pressione sanguigna. L’acido salicilico in esse contenuto, oltre a risultare efficace contro la gotta, aiuta a mantenere sotto controllo la pressione e la fluidità del sangue.
Sono rinfrescanti, rimineralizzanti, diuretiche e soprattutto hanno proprietà disintossicanti e depurative dell’organismo, il contenuto in acido citrico ne fa dei frutti con proprietà disinfettanti ed antisettiche in grado di prevenire le infezioni del tratto urinario. L’acido citrico è anche utile per la prevenzione di infezioni intestinali responsabili di diarrea, flatulenza e disturbi dell’intestino.
Fanno bene alla pelle per la vitamina C che stimola la produzione di collagene, ai capelli e alle unghie per il contenuto in rame e manganese.
Contengono infine lo xilitolo, una sostanza dolce che previene la formazione della placca dentale e uccide i germi responsabili di un alito cattivo.
ATTENZIONE il periodo naturale di maturazione delle fragole è quello compreso fra aprile e giugno. È molto probabile che le fragole che si trovano in vendita in tale periodo siano di provenienza italiana e non estera.
Prima dell’eventuale acquisto sarebbe meglio accertarsi della loro provenienza infatti, essendo la fragola un “frutto” delicato, nel caso provenisse da paesi lontani, sarebbe sicuramente stata sottoposta a pesanti processi chimici di conservazione per poter affrontare lunghi viaggi e perdendo così gran parte delle sue proprietà terapeutiche. Da un rapporto di legambiente (http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/stop-pesticidi-il-nuovo-rapporto-di-legambiente-sui-residui-chimici-nei-prodotti) presentato a Milano su un analisi di frutta e verdura è emerso che il 42% dei campioni analizzati (su un totale di 7132) risulta contaminato da uno o più sostanze chimiche. Il multiresiduo (presenza concomitante di più residui chimici in uno stesso campione alimentare), è salito di cinque punti percentuale dal 2012 al 2014, passando dal 17,1% al 22,4%, con campioni da record: cinque residui nelle mele, otto nelle fragole, quindici nell’uva da tavola, cioè in alimenti dalle ben note proprietà nutrizionali che però finiscono sulle nostre tavole carichi di pesticidi.
Mele, pesche, fragole e lattuga sono gli alimenti più ricchi di pesticidi. Per fragole e pesche, solo un quarto dei campioni analizzati era totalmente privo di tracce sospette.
Un terzo dei campioni di mela conteneva più di un pesticida, percentuale che sale addirittura al 62% per le fragole. Per chi si occupa di sicurezza alimentare, questa non è una sorpresa: nella poco invidiabile classifica dei pesticidi le fragole sono da sempre ai primi posti visto che - essendo coltivate rasoterra - sono più esposte agli attacchi di lumache, parassiti e insetti.
Una ragione più che valida almeno quando si parla di questi alimenti è di scegliere prodotti che provengono dall'agricoltura biologica e biodinamica. Se proprio non ne trovate da agricoltura biologica almeno lavatele molto bene una soluzione ideale è quella di lasciarle in ammollo per almeno 10 minuti in acqua in cui avrete sciolto un cucchiaino di sale ogni 250 ml di acqua e 3/ 4 cucchiai di aceto.

mercoledì 23 marzo 2016

DETOX A PRIMAVERA : I 10 DELLA SALUTE + 1



Arriva la bella stagione e arriva puntuale come tutti gli anni la necessità del nostro organismo di ripulirsi dalle scorie invernali e, magari perdere anche un paio di chili. Le cure disintossicanti hanno lo scopo di depurare l'organismo eliminando le scorie che tendono ad accumularsi nei vari organi. Le principali cause di “inquinamento” del nostro corpo sono stress, disordini alimentari, abuso di farmaci. Uno studio del WWF e dell'università degli studi di Siena ha evidenziato nel sangue di un campione di volontari che hanno accettato di sottoporsi ad un prelievo, tracce di 65 sostanze tossiche tra cui , metalli pesanti, diossine, pesticidi. Come arrivano queste sostanze nel sangue ? Soprattutto attraverso l'assorbimento cutaneo, il cibo, e l'aria che respiriamo. La ricerca mira a mettere in correlazione l'aumento dei fattori inquinanti e un maggior rischio di ammalarsi. Le cure depurative agiscono mediante una stimolazione degli organi emuntori cioè : fegato, polmoni, reni, intestino e cute. Un buon programma di disintossicazione è utile soprattutto nei cambi di stagione quando tutto l'organismo ha un intenso ricambio cellulare. La durata media delle cure depuranti è di circa 2/3 settimane. Vediamo insieme ora in 10 punti come è possibile seguire un buon programma disintossicante, degno di una SPA da fare comodamente a casa.

1- Curarsi col limone. Il limone ricco di vitamina C , provitamina A , ferro e potassio ha proprietà depurative e decongestionanti. E' il frutto simbolo delle diete depurative. Bere tutte le mattine a digiuno, qualche minuto prima di colazione, la spremuta di un frutto, allungata appena con un po' di acqua. Questa cura va ripetuta tutte le mattine per almeno 2 settimane, mi raccomando però non oltre.
Per chi non tollera l'acidità del limone, può ricorrere all'argilla. Ricca di oligoelementi è antitossica e antisettica, ed ha un elevato potere mineralizzante e di rigenerazione fisica. Ha proprietà depurative del sangue e aiuta a neutralizzare le tossine che si accumulano nel nostro corpo. Sciogliere in un bicchiere di acqua naturale 1 cucchiaino di argilla ventilata alla sera. Bere poi al mattino la soluzione a digiuno.

2- E' abbastanza logico che per dare la possibilità ai reni di svolgere la loro azione depurativa è importante stimolare la diuresi. Quindi bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. Per aumentare il consumo di liquidi bevete anche nell'arco della giornata 1 tazza di acqua di cottura di verdure amare come cicoria, tarassaco o catalogna, aromatizzate con qualche goccia di succo di limone. 
 
3- Per sgonfiarsi oltre a bere è necessario ridurre anche la quantità di sale o si rischia di aumentare la ritenzione idrica nei tessuti. Per insaporire i cibi usate : spezie ed erbe aromatiche (basilico, timo, rosmarino, erba cipollina). Seguite per un paio di settimane questa restrizione : pesate 2/3 grammi di sale ed utilizzate solo quello nell'arco dell'intera giornata. Evitate inoltre cibi ad alto contenuto di sodio : formaggi soprattutto stagionati, carne conservata, salumi di ogni genere, tonno e pesce in scatola.

4- Verdure come antipasto. Iniziate sempre il pasto con un piatto di verdure crude condite in modo semplice con un cucchiaio di olio extravergine d'oliva e erbe aromatiche che in questa stagione abbondano. Così facendo si aumenta il senso di sazietà e si riduce l'apporto calorico di un bel 20 %.

5- Per far riposare il fegato è importante scegliere un alimentazione più digeribile limitando il più possibile i grassi saturi (carne, formaggi, salumi, burro) e i grassi industriali ( olio di palma e olio di cocco presente soprattutto nei prodotti da forno come i biscotti e la maggior parte dei dolci confezionati, nei dadi da brodo, nelle paste ripiene, nei cibi pronti). Utilizzate soprattutto olio extravergine di oliva e aggiungetelo a crudo a tutti gli alimenti, evitate di cuocerlo.

6- Per 2/3 settimane limitate il consumo di carne, optando per un alimentazione il più possibile vegetariana, scegliendo come fonte di proteine i legumi, il tofu e il seitan. Tra le proteine di origine animale preferite il pesce e i latticini magri (questi ultimi non più di una volta a settimana). 
 
7- Cercare di portare tutti i giorni a tavola le verdure e i frutti che in assoluto sono i più importanti per una dieta disintossicante: carote, catalogna, carciofo, cavoli, cicoria, cipolla, tarassaco, cipollotti, ortica, ravanelli, rucola, limone, mela, kiwi. Sostituire i cereali raffinati con cereali integrali. 
 
8- Le erbe che depurano. La natura ci offre una grande varietà di erbe depurative: la verga d'oro con proprietà diuretiche, astringenti e antinfiammatorie, ha un'azione drenante destinata al trattamento della ritenzione idrica. Il tarassaco ha proprietà digestive, diuretiche, leggermente lassative, colagoghe, depurative e antinfiammatorie. Il tiglio ha proprietà digestive, antispastiche e agisce sull'apparato digerente. L'ortica ha effetto depurativo e stimola la tiroide , è rimineralizzante e ricca di clorofilla, oligoelementi e vitamine. Il carciofo coleretico e colagogo cioè aumenta la quantità di bile prodotto e di bile secreta dalla vescica biliare. Per questo è un potente drenante e depurativo del fegato. La betulla è un drenante epato-renale, favorisce l'eliminazione delle scorie e l'energia fisica. La melissa stimola le funzioni dell'apparato digerente. Il cardo mariano ha proprietà epato – protettrici, cioè protegge il fegato dai danni causati da vari agenti tossici e favorisce la rigenerazione delle cellule epatiche. Il Tè Verde è impossibile riassumere in due righe tutte le proprietà di questa meravigliosa pianta dovute soprattutto alla presenza di polifenoli potenti antiossidanti,a tale proposito vi rimando alla lettura del post sul tè verde del 01/03/2016 . La bardana possiede proprietà diuretiche, diaforetiche ( aumenta la sudorazione ), e colagoghe ed è quindi una pianta depurativa adatta al drenaggio.
Fatevi consigliare dal vostro erborista di fiducia per farvi preparare il mix di erbe più adatto a voi. 
 
9 - Obbiettivo 150 : tutti i giorni proponetevi di bruciare al meno 150 calorie con un poco di attività fisica, non è poi così difficile bastano 30 minuti di camminata a passo veloce, 20 minuti di bicicletta o di nuoto e poi chissà magari se ci prendete gusto a muovervi si possono anche aggiungere un paio di ore di palestra alla settimana con un attività fra le vostre preferite. 
 
10 – La sauna casalinga. Ecco un sistema per fare una buona sauna casalinga e quindi aiutarsi anche attraverso la pelle ad espellere le sostanze tossiche accumulate. Procuratevi una bacinella abbastanza capiente (almeno 5 litri), fate bollire dell'acqua. Mettete la bacinella con l'acqua bollente sotto ad una sedia, sedetevi e copritevi bene con una coperta facendo attenzione a coprire bene tutta la sedia fino a terra per disperdere il meno possibile il vapore. Rimanete nella sauna per circa 10/15 minuti poi fate una veloce doccia fredda. Andate sotto ad una coperta e rilassatevi.

Oltre ai fantastici 10 per i più coraggiosi aggiungo il + 1  una super alimentazione detox che arriva dalla macrobiotica : la Dieta N. 7 di Ohsawa. Consiste nel mangiare per 10 giorni riso integrale sotto forma di crema o di polpettine condito con gomasio a colazione a pranzo e a cena. Per rendere la detox più gradita mi permetto di aggiungere qualche variante : alla colazione del mattino nella crema di riso è possibile aggiungere uno o due cucchiaini di marmellata di sola frutta (senza zucchero) oppure dell'uvetta ammollata per renderla più gradevole. Il riso del pranzo e della cena può essere accompagnato da verdure sia crude che cotte condite in modo semplice con poco olio extravergine di oliva e gomasio e alla cena se gradite potete aggiungere qualche legume. Per preparare la crema di riso integrale si procede in questo modo: occorre far bollire il riso integrale per 1 ora e ½ con una proporzione riso /acqua di 1 a 6 ( per 300 g di riso integrale 1 litro e 800 ml di acqua) si lascia poi riposare. Al momento di consumarla la si scalda e si frulla , in frigorifero dura anche 2 o 3 giorni così si può prepararne un bel quantitativo e per qualche giorno è già tutto pronto. Si possono consumare anche altri cereali in sostituzione del riso come miglio e grano saraceno.

lunedì 21 marzo 2016

RICETTE CON IL GRANO SARACENO




TAGLIATELLE DI SARACENO CON FAVE

INGREDIENTI PER LA PASTA : 200 g di farina 00,100 g di farina di grano saraceno, 3 uova, sale,volendo si può usare anche solo farina di grano saraceno.
PER LA SALSA: 250 g di fave sgusciate, 2 cucchiai di olio, 2 spicchi di aglio, 200 ml di brodo vegetale, ½ peperoncino, 60 g di pecorino semistagionato, sale, pepe.

PREPARAZIONE: unite le due farine e mettetele sulla spianatoia. Fate un buco al centro e sistematevi le uova. Aggiungete il sale e lavorate bene l’impasto fino ad ottenere un composto liscio, aggiungendo acqua se necessario. Avvolgete la pasta nella pellicola e lasciatela riposare per 20 minuti. Tirate la pasta e ricavate le tagliatelle. In una padella mettete, l’olio, l’aglio schiacciato ed il peperoncino e fate rosolare. Unite le fave sgusciate e cuocete per 10 minuti a fuoco medio, bagnando con il brodo. Togliete l’aglio e il peperoncino e aggiungete metà del pecorino grattugiato. Cuocete per 2 minuti le tagliatelle quindi scolatele. Fate terminare la loro cottura in padella con le fave. Spolverate a piacere con abbondante pecorino a scaglie.

 
ZUPPA DI GRANO SARACENO

IGREDIENTI: 100 g di grano saraceno in chicchi, acqua, sale, 2 carote, 2 cipolle, 1 gambo di sedano, 2 porri, un mazzetto di prezzemolo, alloro, tamari, olio.

PREPARAZIONE: cuocete il grano saraceno nel brodo vegetale assieme alle verdure pulite e tagliate a pezzetti, insieme alle foglie di alloro. Portate poi a termine la cottura e al momento di servire, arricchite la zuppa con prezzemolo tritato e tamari.

 
CREPES CON OLIVE E CIPOLLE

INGREDIENTI : ½ litro di latte di soia, 130 gr di farina di grano saraceno, 70 gr di farina tipo 1 , 2 uova, 2 cipolle bionde grosse, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, 2 cucchiai di olive taggiasche denocciolate, maggiorana.

PREPARAZIONE: sbattere le uova con il latte unire poco alla volta le farine fino ad ottenere una pastella omogenea e senza grumi. Lasciar riposare per 20 minuti e aggiustare di sale e pepe. In un padellino antiaderente leggermente unto formare delle piccole crepes di circa 7 cm di diametro. Pelate le cipolle, affettatele finemente e stufatele in padella a fuoco basso con l'olio e un cucchiaio di acqua, rigiratele spesso finchè saranno trasparenti e dorate quindi toglietele dal fuoco. Tritate le olive, unitele alle cipolle, aromatizzate con la maggiorana e aggiustate il sale. Riempite le crepes con il ripieno e piegatele a fazzoletto

PIZZOCCHERI LEGGERI

INGREDIENTI : 320 gr di pizzoccheri di grano saraceno, 8/10 foglie di erbette, ½ verza piccola, 1 porro, 1 patata, olio extravergine di oliva, q.b., salvia a piacere

PREPARAZIONE : pulite tutte le verdure poi tagliate la patata a dadini, il porro a rondelle, l'erbette e la verza a striscioline. Sofriggete nell'olio il porro con la salvia spezzetata, regolate il sale. Cuocete le altre verdure insieme ai pizzoccheri in abbondante acqua salata. Una volta pronta scolate la pasta e conditela con l'olio e il porro aromatizzato alla salvia.







venerdì 18 marzo 2016

IL GRANO SARACENO



Il grano saraceno (Poligonum Fagopyrum) lo si fa rientrare nell'uso comune come un cereale anche se un cereale non è in quanto appartiene alla famiglia delle Poligonacee. Originario dell'Asia centrale si è diffuso nel Nord Europa e nelle regioni montuose. Oggi riscoperto perchè privo di glutine che lo rende un alimento consigliato in tutti i casi di intolleranza.
Il grano saraceno ha numerose qualità nutritive, che si riflettono anche sul benessere dell’organismo: 100 grammi di prodotto contengono 343 calorie, di cui 72 gr di carboidrati, 13 gr di proteine con un buon valore biologico se rapportate ai cereali, e 3,4 gr di grassi. E' ricco di potassio ( 680 mg), magnesio (120 mg), fosforo (320 mg) e calcio (40 mg), vitamina B (0,35 mg) , B (0,15 mg), PP (1,8 mg) e un buon tenore di fibre (5,8 gr) .
È ottimo per il benessere del sistema cardiovascolare per la sua attività ipolipemizzante dovuta in parte al suo ricco contenuto in flavonoidi, specialmente in rutina. I flavonoidi sono fitonutrienti che proteggono contro le malattie e agiscono come antiossidanti.
E' una buona fonte di magnesio, minerale che rilassa i vasi sanguigni, migliorando il flusso del sangue e quindi l’apporto dei nutrienti ai tessuti, riducendo dunque la pressione sanguigna e andando, di conseguenza, a incentivare il benessere del sistema cardiovascolare.
E' ricco di fibre che controllano i livelli di zucchero nel sangue e riducono il rischio di diabete. Indicato quindi anche a tutti quelli che vogliono perdere peso in quanto aumenta il senso di sazietà.
Anche se poco considerato nell'alimentazione quotidiana è un alimento di prim'ordine che può essere consumato sia sottoforma di chicchi, che di farina che di fiocchi. Con la farina mischiata ad altri cereali si ottiene la famosa polenta taragna e i pizzocheri , è un alimento più adatto al consumo invernale.














giovedì 17 marzo 2016

GRELINA LEPTINA E OBESITA'

La leptina e la grelina sono 2 ormoni molto importanti nella regolazione dei meccanismi molecolari di fame e sazietà, sensazioni che orientano il comportamento alimentare e che testimoniano l'interazione tra il sistema nervoso e l'apparato digerente.
Ne siamo tutti i giorni consapevoli di questa interazione ad esempio quando vediamo un cibo che piace e viene fame , lo stomaco chiuso prima di un esame, la fame incontrollabile soprattutto di certi cibi (comfort food) quando siamo molto nervosi.
Possiamo dividere gli ormoni in base al ruolo biochimico che svolgono in :
  • segnali della sazietà regolati da leptina , insulina e colecistochinina:
  • segnali della fame regolato principalmente dalla grelina .
La leptina (dal greco leptos, magro) è prodotta dal tessuto adiposo bianco, controlla il peso corporeo regolando l'assunzione di cibo e il dispendio energetico, partecipa alla regolazione del metabolismo dei grassi. Quando la leptina viene messa in circolo arriva ai recettori all'interno del cervello, nell'ipotalamo dove troviamo i centri della regolazione del peso, della temperatura corporea, della fame, della sete e del freddo, e dice “basta cibo”, le riserve energetiche sono sufficienti e quindi arriva il senso di sazietà. Tutto il nostro organismo si regola in conseguenza di questo segnale basale. Se le riserve di grasso aumentano le cellule adipose bianche producono più leptina per segnalare che occorre ridurre l'assunzione di cibo.
Se le riserve di grasso diminuiscono il tessuto adiposo ne produce meno per segnalare di aumentare l'assunzione di cibo e ridurre la spesa energetica.
Questo meccanismo è del tutto sano se consideriamo che nel corso della nostra evoluzione siamo stati sottoposti a molti periodi di carestia e senza questo controllo ci saremmo già estinti.
Nel' obesità questo meccanismo sembra non funzionare correttamente e nonostante ci siano alti livelli di leptina in circolo pare che diminuiscono i recettori di questo ormone nel cervello, di conseguenza anche se molti obesi mangiano molto meno rispetto ai normopeso oltre ad avere più fame hanno anche un metabolismo che lavora al risparmio come se fossero in carestia.
L'attuale abbondanza di cibo per la nostra evoluzione è un fattore del tutto nuovo.
In condizioni normali i livelli di leptina aumentano dopo i pasti. Il mattino è il momento più importante per raccogliere questo segnale legato al cibo da cui dipende l'attivazione o la non attivazione metabolica del nostro organismo. Le ore del mattino sono quelle in cui si hanno i picchi più alti degli ormoni in grado di accelerare i nostri consumi. La famosa colazione da re è la base per una corretta attivazione metabolica e per l'innesco di un corretto processo di dimagrimento.
La grelina invece stimola l'appetito, questo ormone è prodotto dallo stomaco soprattutto a digiuno e la sua produzione è inibita subito dopo il pasto per segnalare di non mangiare più. Oltre che dallo stomaco è prodotta anche dai neuroni in una zona precisa dell'ipotalamo e aumenta in caso di stress cronico, condizione che favorisce l'assunzione di “comfort food”, cibo altamente calorico e grasso.
Nell'obesità i livelli di grelina sono significativamente ridotti rispetto alla norma ciò comporta l'assunzione di cibo anche senza appetito, studi hanno dimostrato che i livelli dell'ormone non variano dopo il pasto nelle persone obese.
Recenti studi hanno dimostrato anche la relazione tra la carenza di sonno e la produzione di questi due ormoni. Poche ore di sonno provocano uno squilibrio nella produzione di leptina-grelina facilitando l'accumulo di chili in eccesso e il rischio di insulino-resistenza.
Quindi la base da cui partire per perdere bene peso è il rispetto dei ritmi sonno-veglia (dormire bene per almeno 7/9 ore per notte) e la distribuzione dei pasti secondo la regola fondamentale colazione da re, pranzo da principe e cena da povero che tradotto in percentuale risulta :
  • colazione 30% , 2 spuntini 5%, pranzo 40 %, cena 20 %
tradotto in kcal per una dieta da 1500 kcal :
  • 450Kcal a colazione, 75 Kcal per ogni spuntino, 600 Kcal a pranzo, 300 Kcal a cena
tradotto in cibo :
  • Colazione : frutta cotta circa 200 g. Con uvetta circa 30 g.
Pane integrale 50 g  Con 1 cucchiain0 di marmellata di sola
frutta senza zucchero
Noci 20 g.
  • Pranzo : 80 g Di cereale a scelta (pasta, riso ma anche miglio, orzo...ecc)
    con 30 g di legumi a scelta (fagioli, lenticchie, ceci.....ecc)
    1 cucchiaio di olio
    verdure a scelta con 1 cucchiaio di olio
  • Spuntini : metà mattina un frutto 150/200 g
    Metà pomeriggio 1 galletta di riso e 7/10 mandorle
  • Cena: passato di verdure (senza patate e legumi)
    N. 1 uovo/ o petto di pollo piccolo/ o Tofu circa 100 g
    Verdure con un cucchiain0 di olio
    pane integrale 30 g

lunedì 14 marzo 2016

CHE BUONA LA BESCIAMELLA CON IL LATTE DI SOIA

Vediamo ora come utilizzare le bevande vegetali non solo per la colazione del mattino ma anche in aggiunta a ricette dolci e salate !


LASAGNE PER TUTTI I GUSTI

LASAGNE AL RAGU' DI POLLO
 
Ingredienti per 4 persone :
Per il sugo : 1 cipolla tagliata a fettine sottili, 300 g di petto di pollo macinato o tritato, 2 foglie di alloro, ½ bicchiere di vino bianco, polpa di pomodoro 700 ml, olio, sale e pepe q.b.
Per la besciamella : 900 ml di latte di soia, 50 g di farina semintegrale tipo 2, sale e noce moscata q.b.
Per la pasta : 400 g di sfoglia per lasagne a vostro gusto o all'uovo o di semola di grano duro

Preparazione : preparate il ragù iniziando con il soffritto di cipolla, aggiungere poi il pollo e l'alloro e lasciare insaporire per qualche minuto, unire il vino bianco e far evaporare. Unire il pomodoro regolare sale e pepe e cuocere coperto per 40 minuti. Nel frattempo preparare la besciamella, mettere la farina in un tegame e aggiungere sul fuoco il latte di soia poco alla volta mescolando bene con una frusta per evitare la formazione di grumi, unire la noce moscata e il sale e mescolare fino a quando la besciamella si addensa, se necessario aggiungere farina. Preriscaldare il forno a 220° e in una pirofila alternare strati di pasta, sugo e besciamella. Far cuocere per 20 minuti.

LASAGNE AL RAGU' DI PESCE

Ingredienti per il ragù : 600 g di pesce misto per spaghetti allo scoglio, 1 spicchio di aglio, prezzemolo q.b., ½ bicchiere di vino bianco, 700 ml di polpa di pomodoro, olio, sale e pepe.

Preparazione : fare un soffritto con l'aglio e il prezzemolo tritati, unire il pesce e insaporire per qualche minuto, aggiungere il vino bianco e lasciare evaporare. Unire il pomodoro e cuocere per circa 20 minuti. Procedere poi alla preparazione delle lasagne come nella ricetta precedente.

LASAGNE AL RAGU' DI LENTICCHIE O FAGIOLI

Ingredienti per il ragù : 150 g di lenticchie o fagioli secchi, 700 ml di polpa di pomodoro 2 carote, 2 coste di sedano, 1 cipolla, 2 foglie di alloro, olio, sale e pepe, tamari q.b.

Preparazione : ammollare i fagioli per almeno 12 ore e lessarli, oppure cuocere le lenticchie (non hanno bisogno di ammollo) in acqua salata. Frullare metà del legume scelto. Preparare un trito di sedano, carota e cipolla e soffriggere con olio, unire qualche cucchiaio di tamari e i legumi, far insaporire ed infine aggiungere il pomodoro. Regolare il sale e cuocere per circa 30 minuti. Procedere poi alla preparazione delle lasagne come indicato nella prima ricetta.

POLPETTE DI ZUCCHINE AL LATTE DI RISO

Ingredienti per circa 18 polpette: 200 g di patate a pasta gialla, 500 g di zucchine 100/120 g di pane integrale, Latte di riso q.b. per inzuppare il pane, 1/2 scalogno, 2 manciate generose di semi di zucca, sale q.b., pan grattato q.b.

Preparazione : mondate le zucchine eliminando sia il picciolo verde che un pezzetto della parte finale della verdura, tagliatele prima a metà per il lungo e poi dividete di nuovo sempre per il lungo. Ora procedete tagliando le zucchine a tocchetti. In una padella mettete l’olio extravergine di oliva e lo scalogno tritato, lasciate stufare per circa 10 minuti senza far dorare, aggiungete le zucchine e, a fuoco basso, fatele cuocere per circa 15 minuti e poi lasciatele intiepidire a parte. Nel frattempo, mettete a bollire sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e cuocete, con la buccia, anche le patate. Una volta lessate, lasciate riposare le patate fino a che non saranno tiepide e sbucciatele. In una ciotola capiente mettete le fette di pane (andranno bene sia crosta che mollica) e aggiungete il latte di riso. Spugnate il pane fino a che non diventerà morbido: non dovrà, però, spappolarsi, quindi cercate di non esagerare con il liquido (nel caso abbonderete un pochino di più con il pane grattugiato). Prendete quindi il pane, strizzatelo per bene e in una ciotola aggiungetelo alle zucchine, dopo averle ben scolate dal loro liquido di cottura. Versate nel composto anche i semi di zucca: potete lasciarli sia interi che tritarli al coltello. Procedete salando l’impasto e aggiungendo il pane grattugiato e le patate schiacciate. Amalgamate bene il tutto fino a ottenere un composto lavorabile, nel caso aggiungete altro pangrattato. Creiamo le nostre polpette! Con le mani prendete una parte di impasto (circa 40 g) e lavoratelo fino a formare delle sfere: passatele nel pane grattugiato e poi appoggiatele su una leccarda ricoperta con carta da forno. Terminate le polpette, infornate il tutto a 180° (forno statico) per circa 15 minuti. Queste polpette sono ottime anche tiepide il giorno dopo!
Ricetta dal sito : http://www.vegolosi.it/?p=3386

Dolcetti di cous cous al cacao e pistacchi
 
Ingredienti : 700 ml di latte di riso, 250 g di cous cous precotto, 150 g di malto di riso, 60 g di uvetta ammollata e scolata, 50 g di burro o crema di mandorle, 40 g di cacao amaro in polvere, la buccia grattugiata di ½ limone, 1 cucchiaino di vaniglia, 1 pizzico di sale, per guarnire 30 g di pistacchi non salati o in alternativa nocciole tostate.

Preparazione : tostare i pistacchi in forno a 160° per 10 minuti e tritarli. In una casseruola amalgamare il burro di mandorle, il cacao, e un poco di latte di soia, poi aggiungere il resto del latte con il malto di riso, l'uvetta, la buccia di limone, il sale e la vaniglia. Portate a ebollizione, e versate il composto in un contenitore dove avrete messo il cous cous e mettete il coperchio. Lasciare riposare per 5 minuti, mescolare e far raffreddare. Con il composto formare tante palline della dimensione di una noce, passarle nei pistacchi e metterle nei pirottini di carta.
Ricetta presa da : Pasquale Boscarello - “Piccola Pasticceria Naturale”- Terra Nuova Edizioni


Crema di  cacao

Ingredienti : 250 g di malto di mais, 400 ml di latte di mandorla, 50 g di amido di mais, 40 g di cacao in polvere, un pizzico di sale .

Preparazione : versare in una pentola 250 ml di latte di mandorla, il malto di mais e un pizzico di sale. Cuocere a fuoco basso, mescolando spesso per evitare che si attacchi. Nel frattempo in una ciotola unire l'amido di mais, il cacao e mescolando bene per non creare grumi il restante latte di mandorla. Quando la pentola sul fuoco comincia a bollire unire il contenuto della ciotola e mescolare con una frusta per evitare la formazione di grumi. Nel giro di pochi minuti la crema si addensa. Fate raffreddare ed infine frullate con un frullatore ad immersione per renderla perfettamente liscia.

Ricetta da : Pasquale Boscarello - "Pasticceria Naturale" - Terra Nuova Edizioni

venerdì 11 marzo 2016

ALTERNATIVA AL LATTE : LE BEVANDE VEGETALI


Va subito precisato che la dicitura “latte vegetale” non è esatta in quanto si tratta di bevande con origine vegetale e non animale che del latte vaccino hanno solo il colore ma una composizione completamente diversa. In commercio infatti li trovate con la dicitura “bevanda di soia” o “bevanda di riso” , ma nella terminologia comune sono chiamati latte.
Il latte vegetale può essere prodotto a partire da:
  • cereali: avena, riso, grano, orzo,farro, miglio
  • oleaginose : mandorle, nocciole, noci, cocco, nocciola
  • leguminose : soia, arachidi, lupini, piselli
  • semi : canapa, quinoa, sesamo, girasole
I principali aspetti positivi (ma non solo) sono : l'assenza di lattosio che li rende adatti agli intolleranti, l'assenza delle proteine del latte, in particolare la caseina, altro fattore che genera allergie. Gli allergici devono comunque prestare attenzione in quanto l'allergia alle proteine della soia è una delle allergie più diffuse (paragonabile in percentuale all'intolleranza al lattosio), ed in ogni caso non mancano disturbi verso le mandorle o l'avena (meno frequenti quelle verso il riso). Sono naturalmente privi di colesterolo e poca o nulla la presenza di acidi grassi saturi quindi più indicati nelle diete di persone con problemi cardiovascolari e ipercolesterolemia. Per la loro composizione sono più facilmente digeribili (ovviamente non tutti allo stesso modo), e possono aiutare in caso di stitichezza e colon irritabile.
Non sono paragonabili al latte vaccino perché la composizione in nutrienti è completamente diversa come si evince dalla tabella sottostante (Tabella tratta dal sito: www.scienzavegetariana.it ):
ove non diversamente specificato, si fa riferimento alle tabelle di composizione degli alimenti dell'INRAN, revisione 2000


Vaccino
Intero UHT

Vaccino
ps UHT

Soia
Soiaa
(Prova mel)

Risob
(Valsoia)
con Ca e Vit D2

Avenac
(Vital nature)

Mandorled
(Ecomil)

Unità di
mis.

Energia kcal
63
46
32
36
70
47
51
kcal
Energia kJ
265
194
133
148
297
196
213
kJ
Proteine
3,3
3,2
2,9
3,7
0,3
1,35
1
g
Carboidrati
4,7
5,1
0,8
0,4
15
6,6
6,6
g
di cui Zuccheri
4,7
5,1
0,8
0,2
7
5,2
2,9
g
Amido
0
0
tr
0,2
8
1,4
3,7
g
Lattosio
dm
dm
0
0
0
0
0


Grassi
3,6
1,6
1,9
2,2
1
1,6
2,3
g
di cui Saturi
2,11
dm
dm
0,4
0,1
0,28
0,6
g
Monoinsaturi
1,10
dm
dm
0,5
0,3
dm
1,3
g
Poliinsaturi
0,12
dm
dm
1,3
0,6
dm
0,4
g
Colesterolo
11
7
0
0
0
dm
0
mg
Fibra
0
0
tr
0,3
0,3
0,8
0,3
g
Sodio
dm
dm
0,032
dm
0,05
0,013
0,05
g
Ferro
0,2
0,1
0,4
dm
 
dm
dm
mg
Calcio
120
120
13
dm
120
dm
dm
mg
Vitamina D2
dm
dm
dm
dm
1,5
dm
dm
mcg

Note

a Parte dei nutrienti non è presente nelle tabelle INRAN, e si fa quindi riferimento anche a quanto dichiarato da uno dei principali produttori (Provamel)
b La composizione di questo latte non è analizzata nelle tabelle nutrizionali italiane e americane. Si fa quindi riferimento a quanto dichiarato da uno dei principali produttori (Valsoia).
c La composizione di questo latte non è analizzata nelle tabelle nutrizionali italiane e americane. Si fa quindi riferimento a quanto dichiarato da uno dei principali produttori (Vital Nature).
d La composizione di questo latte non è analizzata nelle tabelle nutrizionali italiane e americane. Si fa quindi riferimento a quanto dichiarato da uno dei principali produttori (Ecomil).
dm: dato mancante
tr: tracce


La sostituzione del  latte vaccino con queste bevande è quindi più una questione culturale e di abitudini piuttosto che nutrizionale, è utile precisare che nessun tipo di latte, sia vegetale che animale, è indispensabile per l'uomo ad eccezione del latte materno per il lattante in quanto tutti i nutrienti presenti in entrambi i latti sono presenti in tanti altri alimenti. Ma siamo abituati a bere il latte al mattino !
Infatti i latti vegetali ben si prestano ad essere utilizzati per la colazione del mattino e anche nella preparazioni culinarie sia dolci che salate sono un ottima sostituzione con meno grassi e calorie e più digeribile.
In commercio ce sono veramente tanti reperibili sia nei negozi specializzati nella vendita di prodotti biologici che nella grande distribuzione dei supermercati. Per quel che riguarda il sapore la scelta è molto personale e occorre assaggiarne i vari tipi prima di trovare quello giusto al proprio gusto. Un consiglio per l'acquisto è senz'altro quello di rivolgersi al mercato biologico soprattutto per il latte di soia per essere sicuri di non incorrere in prodotti OGM. Alcune bevande vegetali sono addizionate di calcio, vitamina D e vitamina B₁₂ da tenere in considerazione solo se si è a rischio di carenza. Controllare l'etichetta per verificare la presenza di zucchero aggiunto (meglio evitare di aggiungere ulteriore zucchero alla dieta soprattutto per chi vuole tenere la glicemia e il peso sotto controllo), grassi aggiunti (di solito olio di semi di girasole) e scegliere quelli con il minor contenuto di sodio. Vediamo ora la composizione e le qualità delle principali bevande vegetali presenti in commercio, cominciamo con le bevande che si ottengono a partire dai cereali, quindi dai legumi in modo particolare la soia, dalle oleaginose ed infine dai semi e perché no se qualcuno vuole cimentarsi aggiungo anche come fare delle preparazioni casalinghe di questi latti che in alcuni casi risulteranno più economiche degli omologhi in commercio.

LATTE DI AVENA
Il latte di avena si ottiene dall'avena integrale, olio di girasole, acqua e sale marino, è carente di alcuni principi nutritivi come proteine di buona qualità, ferro e calcio ma possiede altre qualità e benefici. In 100 g di latte di avena abbiamo 47-49 Kcal in base alle marche presenti in commercio, 71 g di carboidrati quali maltodestrina, maltosio e glucosio che essendo già parzialmente idrolizzati sono maggiormente digeribili, fibre9,7 g, proteine vegetali 1g, colesterolo 0 g, 1,5 g di grassi di cui il 42% polinsaturi, Sodio 0,04 g, Calcio 100 mg, Fosforo 320 mg. Il latte di avena in commercio contiene sempre oli aggiunti, solitamente di girasole. Attenzione però alla presenza di olii vegetali non meglio specificati. Va pure controllato sull'etichetta che l'olio di girasole sia spremuto a freddo e di origine biologica. Questo latte è particolarmente indicato per chi ha colesterolo e trigliceridi elevati in quanto la sua composizione in fibre ne favorisce la riduzione. La presenza di beta glucano migliora la composizione della flora batterica intestinale e la peristalsi. E' naturalmente ricco di zuccheri semplici, quindi riesce ad apportare immediatamente energia senza sovraccaricare il metabolismo, ma nel complesso risulta meno dolce del latte di riso. Ecco come ottenere il latte di avena in casa :
  • Lavare con acqua corrente 50 gr di avena decorticata;
  • Portarla a cottura per 50 minuti circa in 0,5 lt di acqua;
  • Con il minipimer frullare il tutto finché non riduciamo in poltiglia;
  • Aggiungiamo altro 0,5lt di acqua fredda e frulliamo ulteriormente;
  • Passiamo il composto su un colino rivestito di una garza fine;
  • Imbottigliamo il latte di avena;
  • Si consiglia il consumo in massimo 2 giorni.

LATTE DI RISO

Il latte di riso si ottiene dal cereale omonimo attraverso la frantumazione del chicco, l'ammollo e la filtrazione. E' il meno grasso tra tutte le bevande vegetali e contiene soprattutto grassi polinsaturi, non contiene glutine ma è molto dolce è ricco infatti di zuccheri semplici quindi non adatto a chi ha qualche problema con il profilo glicemico. Scarsa anche la presenza di proteine. Il suo sapore molto dolce lo rende particolarmente indicato per la preparazione dei dolci. Tra le sue principali caratteristiche è particolarmente adatto a chi soffre di problemi e  infiammazione intestinale ed in generale essendo altamente digeribile è indicato per tutte le infiammazioni che interessano l'apparato digerente, come gli altri latti vegetali è privo di colesterolo e anche di glutine quindi indicato per i celiaci. Per il suo elevato contenuto in zuccheri è più indicato a chi fa sport in quanto è una buona fonte di energia prontamente disponibile. In 100 g di latte di riso abbiamo 61 Kcal, 12,6g di carboidrati, 1 g di grassi e 0,11 g di proteine. Non contiene Vitamina D, Calcio in piccolissime quantità ed è assente la vitamina B₁₂ infatti in commercio lo troviamo arricchito con queste sostanze e spesso anche con oli vegetali (controllare sempre di che oli si tratta!). Per ottenere il latte di riso in casa è sufficiente seguire questi semplici passaggi :
  • far bollire in una pentola una parte di riso Ribe con 10 parti di acqua per 40 minuti;
  • Frullare con il minipimer ad immersione fino a ridurre il riso in poltiglia;
  • Filtrare il tutto attraverso un telo o un colino;
  • Versare il latte di riso in una bottiglia di vetro;
  • Conservare per massimo 3 giorni in frigo

LATTE DI SOIA

La soia come sappiamo è un legume originario dell'Asia Orientale, e il latte si prepara a partire dai semi messi a macerare in acqua.
100 g di latte di soia contengono : 2 g di grassi soprattutto polinsaturi e solo 0,2 g di grassi saturi, 3,1 g di carboidrati, 3 g di proteine, 0,3 g di fibre, vitamine del gruppo B, vitamina A , vitamina E, 4 mg di calcio, 0 mg di colesterolo, 33 Kcal. Come possiamo notare è una bevanda con un basso contenuto in grassi soprattutto saturi, unito all'assenza di colesterolo lo rende una bevanda protettiva per il sistema cardiovascolare,ha poche calorie e carboidrati, un buon contenuto in proteine, superiore a tutte le altre bevande vegetali e con un apporto completo di aminoacidi.
Una buona presenza di vitamine del gruppo B, tra cui B1 (regolazione dell’appetito e del metabolismo energetico), B2 (salute della pelle, visione, assorbimento di altre vitamine), B6 (sistema immunitario, produzione di emoglobina, regolazione livelli di glucosio nel sangue,..) e acido folico-B9 (formazione globuli rossi, metabolismo delle proteine, gravidanza), vitamina A che interviene in diversi ambiti, come la salute della pelle, svolgendo anche attività antiossidante, il metabolismo delle ossa e la visione, vitamina E con attività antiossidante e di prevenzione contro l’aterosclerosi. Come tutti i latti vegetali è privo di lattosio quindi indicato per gli intolleranti, è inoltre privo di glutine. Esistono però molti pareri contrastanti sul fatto che il latte di soia può far bene alla salute soprattutto per la presenza di fitostrogeni che hanno un rapporto controverso con alcuni tipi di tumore ormone-dipendente soprattutto il tumore al seno. Studi condotti nei Paesi asiatici dove il consumo di latte di soia e prodotti della soia è molto elevato è stata registrata una bassa incidenza di tumori al seno e alla prostata, anche se non esistono ancora evidenze scientifiche che dimostrano il potere protettivo degli isoflavoni. La situazione comunque non è ancora molto chiara e il latte di soia come pure i prodotti a base di soia sono sconsigliati a pazienti affette da cancro al seno, anche per evitare una possibile interferenza con i farmaci usati nel trattamento post-tumorale.
Quindi nonostante il latte di soia per la sua composizione apporta molti nutrienti utili c'è da dire però che ha anche qualche controindicazione :
  • essendo ricco di ossalato è controindicato per che soffre di problemi renali in quanto questo sale promuove la formazione di calcoli;
  • sconsigliato in caso di candidosi in quanto aumenta l'acidità corporea;
  • sconsigliato a chi ha problemi di tiroide per la presenza di sostanze che limitano la funzione della tiroide e interferisce nell'assorbimento dei farmaci per la tiroide;
  • da evitare in caso di carenza di iodio perché ne ostacola l'assorbimento;
  • può causare disturbi digestivi quali diarrea,gonfiore allo stomaco e flatulenza; contiene inibitori della tripsina enzima digestivo prodotto dal pancreas.
  •  i fitoestrogeni sono comunque ormoni, quindi attenzione al consumo di soia se si stanno assumendo farmaci ad azione estrogenica, se si è sotto terapie ormonali contro la sterilità in genere, o ancora se si è in fase di gravidanza o allattamento al seno.

In commercio esistono molte tipologie di latte di soia sia con zucchero che senza zucchero, ovviamente da preferire, e fortificati con calcio proveniente di solito da fonti vegetali di carbonato di calcio (di solito è estratto dalle alghe). Normalmente in quelli fortificati vi è anche l'aggiunta di vitamina D. Per essere sicuri che la soia utilizzata per la produzione del latte sia OGM free è meglio scegliere il biologico anche se in teoria l'utilizzo di  OGM dovrebbe sempre essere precisato per legge in etichetta.
Il latte di soia può essere preparato in casa, o utilizzando gli estrattori di succhi, oppure artigianalmente, secondo la seguente ricetta:
  1. sciacquare i fagioli di soia gialla e metterli in ammollo in abbondante acqua per almeno dodici ore, poi sciacquarli e scolarli;
  2. Frullare con acqua, fino a ottenere un liquido uniforme e piuttosto denso;
  3. Far bollire questo liquido a fuoco basso per circa 20 minuti, mescolando ogni tanto;
  4. Filtrare attraverso un telo.



LATTE DI MANDORLE
Il latte di mandorle è ottenuto dalle mandorle con aggiunta di acqua; la sua composizione che varia molto da una marca all'altra che si possono trovare in commercio (perché varia la percentuale di mandorle utilizzata) è nella media la seguente : energia 51 kcal , proteine 1 g, glucidi 6,6 g, lipidi 2,6 g suddivisi in acidi grassi saturi 0,6g , acidi grassi monoisaturi 1,3g, acidi grassi polinsaturi 0,4g , colesterolo 0 mg, acido linoleico 0,39g, acido oleico 1,3g.La sua composizione in grassi migliora i livelli del colesterolo buono (HDL) e riduce quelli del colesterolo cattivo (LDL). Rispetto all’olio d’oliva, riduce di due volte i livelli di colesterolo. Inoltre, rafforza il cuore. Il latte di mandorla è facile da digerire ed è consigliato a tutte le persone che sono intolleranti al lattosio, infatti non appesantisce la digestione. Il latte di mandorla ha un alto contenuto di potassio, perciò è di grande aiuto per recuperare il minerale perduto a causa delle malattie. La fibra del latte di mandorla protegge la parete dell’intestino. La vitamina B2 presente nel latte di mandorla aiuta a rafforzare le unghie e i capelli, oltre ad idratare la pelle.
La principale controindicazione del latte di mandorla deriva dal fatto che è un alimento gozzigeno, cioè contiene sostanze che possono inibire l'assorbimento dello iodio e quindi danneggiare la tiroide. Per essere pericoloso però deve essere consumato in grande quantità e solo chi ha problemi con la tiroide deve prestare attenzione alla sua assunzione. Chi ha una funzionalità tiroidea sana, invece, può consumare latte di mandorle tutti i giorni in quantità moderate, senza risentire di effetti negativi a livello della tiroide.
L' altra controindicazione deriva dal fatto che la maggior parte del latte di mandorla in commercio è arricchita di zucchero a volte presente anche con ben 20 g di zucchero a porzione. Quindi come al solito leggere bene le etichette oppure preparare il latte in casa seguendo questa semplice ricetta:
  • Lasciate le mandorle in ammollo tutta la notte o come minimo per otto ore;
  • Poi, scolate le mandorle e risciacquatele con acqua fresca;
  • Mettete le mandorle con tre tazze d’acqua nel frullatore;
  • Frullate gli ingredienti per circa 10 minuti. È importante alternare la velocità del frullatore durante il processo di preparazione. Ad esempio: 3 minuti alla velocità più bassa, poi 3 minuti alla velocità più alta e continuate così;
  • frullare fino a quando il miscuglio sarà diventato un liquido denso, bianco e polposo;
  • Passarlo al colino, conservando il liquido ottenuto;
  • Rimettere la polpa dentro il frullatore, aggiungere 1 parte di acqua, e frullare di nuovo;
  • Passare poi anche questo secondo "latte" al colino, aggiungendolo al primo;
  • il vostro latte di mandorla è pronto da bere!

LATTE DI CANAPA

Il latte di canapa si ottiene dalla macinazione dei semi di canapa, con l'aggiunta di acqua per ottenere una bevanda omogenea. Le proprietà dovute alla sua composizione sono molteplici tra cui spicca l'elevata presenza di acidi grassi omega 3 e omega 6. In un bicchiere di questa bevanda troviamo : 900 mg di omega-3, 2800 mg di omega-6, 4 g di proteine con una buona composizione in aminoacidi, 0 mg di colesterolo, Potassio, Fosforo, Vitamina B2, Vitamina  A, Vitamina E, Acido folico, Magnesio, Ferro e Zinco. Ha proprietà antinfiammatorie ed è molto nutriente, è una bevanda energizzante, adatta a rafforzare l’organismo. Come sempre in commercio occhio all'etichetta per l'aggiunta di zucchero ed in questo caso anche di addensanti, emulsionanti e conservanti. Potete prepararlo in casa seguendo la seguente ricetta:
  1. ingredienti : 200 g. di semi di canapa biologici ,1,2 litri d’acqua di rubinetto
    1 colino a maglia sottile, telo da cucina o carta da filtro ,1 frullatore (non ad immersione) ,1 bottiglia di vetro ,1 ciotola , 1 imbuto;
  1. preparazione :versate nel frullatore i semi di canapa ed una parte dell’acqua necessaria (meno della metà). Frullate il tutto fino a quando i semi non risulteranno il più possibile tritati, versando a poco a poco anche il resto dell’acqua. Bastano pochi minuti. A questo punto potrete filtrare il latte di canapa dal frullatore alla ciotola o direttamente nella bottiglia, aiutandovi con un imbuto e un colino, oppure utilizzando della carta da filtro o un telo da cucina pulito (possibilmente non lavato con detersivi industriali). Gli ingredienti aggiuntivi facoltativi possono comprendere un cucchiaio di mandorle pelate o qualche fettina di banana, da frullare insieme ai semi di canapa, per rendere il suo gusto più corposo, o un pizzico di sale rosa dell’Himalaya o di sale fino integrale, per renderlo più deciso e adatto alle preparazioni salate.