Parto
sempre dal principio che non esistono cibi completamente “cattivi”
e cibi completamente “buoni” ma sicuramente ci sono alimenti che
fanno parte dell'alimentazione quotidiana perché favoriscono la
salute dell'organismo e alimenti che se assunti quotidianamente non
ne favoriscono la buona salute. Lo zucchero fa parte degli alimenti
da relegare ad occasioni sporadiche e non quotidiane anche perché
contenendo solo saccarosio non apporta nutrienti ma solo calorie.
Facciamo un piccolo ragionamento: per chi beve il caffè con lo
zucchero poniamo 2 caffè al giorno con due bustine di zucchero, in
una giornata ha già assunto 20 g di zucchero in una settimana
diventano 140 g in un mese 600 g e in un anno 7 Kg e 300 g di
zucchero ! Se in più aggiungiamo brioche, biscotti o cereali
zuccherati (in commercio sono pochi quelli senza zucchero e senza
edulcoranti) per la prima colazione, la cena fuori con gli amici e il
pranzo dalla suocera lo zucchero più che alimento sporadico diventa
quotidiano.
Diamo
un occhiata a cos’è effettivamente lo zucchero che regolarmente
mangiamo. * Lo zucchero saccarosio è composto da 2 zuccheri
semplici: glucosio e fruttosio. Il saccarosio è estratto dalla
barbabietola o dalla canna da zucchero, raffinato con procedimenti
chimici complessi che allontanano oltre alle impurità anche
vitamine, sali minerali, proteine, altri zuccheri, enzimi ecc.
Lavorazione Industriale Dello
Zucchero
Canna da zucchero Barbabietola
Spremitura
Affettatura
Succo zuccherino
Diffusione
(estrazione con
acqua calda)
Depurazione con calce
(vengono
allontanate sostanze organiche,proteiche e coloranti)
Carbonatazione
(con
anidride carbonica si elimina la calce in eccesso)
Solfitazione
(con
zolfo per decolorare lo sciroppo)
Filtrazione
Concentrazione
e cristallizzazione --------
ZUCCHERO GREGGIO
Filtrazione e decolorazione
(con
carbone animale)
Colorazione
(con
blu oltremare per eliminare i riflessi giallognoli)
Cristallizzazione
ZUCCHERO BIANCO RAFFINATO
*(Cucchiaio Verde- A.A.V.V.- Ed.
DEMETRA)
A questo punto lo
zucchero è diventato apportatore di calorie pure, “calorie vuote”,
senza quegli elementi che possono favorire la loro utilizzazione da
parte dell’organismo come ad esempio le vitamine del gruppo B e gli
enzimi. Si è stimato che il consumo di zucchero pro capite è di
circa 20 kg a testa all’anno. Come ho accennato prima ovviamente
questi 20 kg non vanno tutti a finire nella tazzina del caffè ma si
trovano nascosti in cibi di uso comune: biscotti, brioche, bevande
gasate, succhi di frutta, marmellate, cereali per la prima colazione,
yogurt, dolci in genere. Vediamo ora cosa accade allo zucchero una
volta entrato nel nostro corpo. Facciamo l’esempio di una colazione
composta da 1 te o 1 caffè zuccherati con una brioche o qualche
biscotto. Ovviamente dopo una notte di digiuno come è giusto che sia
gli zuccheri sono calati. * Introducendo questi alimenti la nostra
glicemia non si limita a salire, ma si impenna rapidamente,
costringendo il pancreas a un’alta secrezione di insulina per
contrastare ciò che sta succedendo. Se pensiamo che tutto il nostro
sangue ( circa 5 litri) contiene circa 3 g. di glucosio in condizioni
basali, se introduciamo solo sostanze zuccherine e non intervenisse
l’insulina, la glicemia da valori normali di 80 - 90 mg/100ml, si
alzerebbe anche di 10 volte, fino a valori incompatibili con la vita
stessa. Ciò che l’insulina ha tolto dal sangue, in parte è
utilizzato a scopo energetico ma se dopo la colazione andiamo a
lavorare in macchina e poi stiamo seduti alla scrivania, viene
indirizzato al tessuto adiposo. In più, l’azione massiva
dell’ormone, ci lascia anche in uno stato definito di “ipoglicemia
reattiva” ovvero con pochi zuccheri nel sangue. Pochi zuccheri nel
sangue significano ancora fame, e se questa fame, viene ancora
soddisfatta a metà mattina con 1 caffè zuccherato, o qualche dolce
snack, lo scenario è completo. Inoltre, quando siamo in ipoglicemia
e in mancanza di zuccheri, l’organismo utilizza gli zuccheri di
deposito del nostro organismo: il glicogeno immagazzinato nei
muscoli e nel fegato come fonte energetica. Questo ci porta ad uno
stato di debolezza.
Oltre
all'ipoglicemia reattiva, il binomio glucosio - insulina fa
alzare i fattori di crescita che determinano la
maggior
parte dei tumori.
Lo Zucchero alimenta le cellule tumorali ed è stato collegato con lo
sviluppo del cancro del seno, ovaie, prostata, retto, pancreas, vie
biliari, del polmone, dello stomaco e della colecisti.
Le molecole di zucchero in eccesso si uniscono ad una varietà di
proteine e aumenta la produzione dei prodotti finali della glicazione
(AGE) .Le AGE accelerano l'invecchiamento delle cellule e
contribuiscono ad una notevole varietà di malattie croniche, vanno a
colpire la parete del vaso sanguigno, questo danno ripetuto scatena
l’infiammazione. L'infiammazione
rende possibile l' accumulo di colesterolo
sulla
parete del vaso sanguigno. Aumenta il colesterolo, aumentano i
trigliceridi e di conseguenza aumenta il rischio di malattie
cardiovascolari. Vediamo ora cos'altro ci combina una vita condita
con troppi dolci:
- lo Zucchero diminuisce l'assorbimento di vitamine e minerali : causa malassorbimento di cromo, di rame e interferisce con l'assorbimento di calcio e magnesio. Sottrae per il suo metabolismo vitamine del gruppo B. Per questo motivo può contribuire allo sviluppo dell'osteoporosi.
- Effetti sul pH del corpo. Crea acidità: anche questo ci predispone alla malattia. Lo zucchero può produrre acidità salivare, carie e malattie parodontali. Può aumentare il rischio di gotta.
- Le diete ricche di zucchero aumentano i radicali liberi e lo stress ossidativo , può causare invecchiamento precoce. In realtà, il più importante singolo fattore che accelera l'invecchiamento è l'insulina, che viene innescato dal consumo di zucchero.
- Effetto sull'insulina. L'aumento di glicemia fa alzare l'insulina che converte parte dello zucchero nel sangue (glucosio) in grasso immagazzinato, si trasforma in grasso tra le 2 e le 5 volte più velocemente nel corpo di quanto non faccia l’amido. Quindi contribuisce in maniera importante all'obesità. Il suo rapido assorbimento favorisce un consumo eccessivo di cibo nei soggetti obesi. Può aumentare la ritenzione di liquidi del corpo, può provocare pressione alta nelle persone obese.
- Può causare resistenza insulinica (diminuzione nella sensibilità all'insulina) portando quindi un livello anormalmente elevato di insulina e, infine, al diabete. Può danneggiare il pancreas (che produce l'insulina).
- Può causare un rapido aumento di adrenalina, iperattività, ansia, difficoltà di concentrazione e irritabilità nei bambini. Il motivo è sempre dato dal fatto che crea ipoglicemia e dato che il corpo ha bisogno di glucosio quando si trova in ipoglicemia si producono gli ormoni dello stress, epinefrina (o adrenalina), che comandano al fegato di mettere zucchero nel sangue per cercare di ristabilire la situazione.
- Ed infine è una sostanza che crea dipendenza.
Il
quadro quindi non è molto positivo ed è veramente utile cercare di
rieducare le nostre papille gustative abituate ad un dolce molto
forte a dei sapori dolci più naturali come il dolce della frutta
sia fresca che essiccata che ben si addice ad essere il nostro dolce
quotidiano.
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