QUANTO
PESO POSSO PERDERE IN UN MESE ?

Innanzi
tutto vediamo da cosa è costituito il peso del nostro corpo :
- FAT o FM (Fat Mass)
La FM rappresenta la massa lipidica totale del corpo. Il compartimento del grasso corporeo, e' determinata in kg e in un uomo sano normopeso costituisce circa il 15 % del peso corporeo.
- FFM o Massa MagraLa FFM (Fat-free Mass) rappresenta la massa ottenuta sottraendo dal peso il valore della FM. Essa rappresenta circa l'85% del peso corporeo, anatomicamente costituita da muscoli scheletrici (circa 40%), muscoli non scheletrici, tessuti magri e organi (circa il 35%), scheletro (circa il 10%).
Chimicamente, la FFM risulta composta di proteine (PM, 19 - 20%), acqua (TBW, 73%) minerali (MM, 6%) e glicogeno (Gn, 1%).
- TBW
L'acqua corporea totale (TBW) rappresenta il 60-62 % del peso, nell'uomo, e il 56-58% nella donna. E' la componente principale della FFM. In condizioni fisiologiche la percentuale sulla FFM può oscillare dal 67.4% al 77.5% in funzione dell'età e dello stato nutrizionale. - ICW - ECW
Il 60% circa dell'acqua totale è ripartita nello spazio intracellulare (ICW o Intra Cellular Water) e il restante 40% è extracellulare (ECW o Extra Cellular Water). L'ICW, essendo il costituente principale della cellula, è anche un indicatore della massa metabolicamente attiva dell'organismo (BCM). Le sue modificazioni intervengono nella regolazione del metabolismo cellulare e delle funzioni corporee. Con l'età si potrebbe assistere ad una fisiologica contrazione dello spazio intracellulare e a una reciproca espansione di quello extracellulare, significanti una ridotta attività metabolica. Studi recenti hanno inoltre dimostrato che l'espansione dell'ECW si associa spesso a livelli elevati di FAT(grasso corporeo).
Vediamo da cosa dipende allora la composizione del nostro organismo e di conseguenza anche il nostro dispendio energetico giornaliero.
Ci sono fattori biologici come :
- il
sesso gli uomini hanno un dispendio energetico maggiore rispetto
alle donne;
- l’età,con
l'aumentare dell'età diminuisce il metabolismo basale, parte di
questa perdita si associa ad una
modificazione della composizione corporea, poiché
contemporaneamente con l’età diminuisce anche la percentuale di
massa magra, specialmente nelle persone sedentarie e diminuisce la
quantità di acqua corporea e come abbiamo visto prima la sua
distribuzione nello spazio intra ed axtra cellulare (elemento
importante che costituisce il tessuto magro). La diminuzione è
minore nelle persone
fisicamente attive.
- la
distribuzione nel corpo della massa magra e della massa grassa, il
grasso corporeo presente nel tronco abbassa maggiormente il
metabolismo basale rispetto a quello delle braccia. Per quanto
riguarda la massa magra, essendo un tessuto metabolicamente
attivo, influenza notevolmente il valore del metabolismo basale,
innalzandolo è una relazione di tipo diretto cioè se aumenta la
massa magra aumenta di conseguenza anche il metabolismo.
- Gli ormoni o i diversi livelli ormonali sono da considerarsi come fattori che incidono sull’aumento della spesa energetica.
- I
fattori
genetici possono incidere sul valore del proprio metabolismo basale,
varie ricerche hanno dimostrato che quasi il 40% della variabilità
del valore del metabolismo dipende da fattori legati
all’ereditarietà familiare.
I
fattori
genetici (non modificabili) hanno una loro importanza nello
stabilire il peso, corporatura di una persona, la distribuzione del
tessuto adiposo e le forme corporee e diversi sono i geni implicati
nella regolazione delle riserve energetiche. Questo tipo di
interpretazione dei risultati della ricerca scientifica ha un
potenziale rischio: fa vivere la condizione di sovrappeso come
indipendente dalla propria volontà e induce a ricercare la
soluzione del problema al di fuori di se (farmaci, interventi
chirurgici ) oppure alla errata convinzione che non si può fare
nulla per il proprio corpo. Avere una "predisposizione per"
non significa "essere destinati a" in quanto a parte
rarissimi casi è possibile mantenere un peso sufficientemente basso
da ridurre i rischi legati all'eccesso di tessuto adiposo. Esiste un
peso limite, caratteristico per ognuno, al di sotto del quale non si
può
scendere senza assistere a tutta una serie di modificazioni biologiche epsicologiche che portano a mangiare in eccesso. Per arrivare alla manifestazione e sviluppo dell’obesità occorre che i soggetti con predisposizione genetica siano esposti ai fattori ambientali, al contrario soggetti senza predisposizione genetica non svilupperebbero l’obesità anche se esposti a fattori favorenti.
Quindi
come adesso accennato esistono dei fattori ambientali :
- Tra
i fattori
ambientali che incidono in modo rilevante sull'aumento di peso e
quindi sulla variazione della composizione corporea e del
metabolismo basale un ruolo importante è svolto dall’assunzione
di una razione alimentare quantitativamente
eccessiva e qualitativamente scorretta, quindo
non solo la quantità incide sull'aumento di peso ma anche la
qualità.
- L’attività fisica extra può influenzare il metabolismo sia direttamente sia indirettamente: direttamente durante lo svolgimento di un esercizio (aumentano i processi metabolici di adattamento allo stress indotti dall’esercizio fisico, come sintesi proteica o sintesi muscolare) e indirettamente in conseguenza di un aumento della percentuale di massa magra in risposta allo stimolo fisico. L’energia spesa durante il lavoro rappresenta solo una parte dell’aumento del dispendio energetico, in quanto, in relazione alla intensità e alla durata dell’attività fisica svolta, si realizza anche un aumento del dispendio energetico a riposo, soprattutto durante la fase di recupero successiva all’attività stessa.
- La dieta ipocalorica, se seguita per un periodo superiore all’anno,può portare ad una graduale diminuzione del dispendio energetico a riposo. Nei consumi alimentari, dal dopo guerra ad oggi,si è notato una tendenza alla diminuzione dell’Energia Totale Giornaliera rispetto agli anni precedenti.
Detto
questo si deduce che per sapere quanto posso perdere nell'arco di un
mese devo tener conto l' età, il sesso, il peso di partenza, se ho
già fatto altre diete ipocaloriche o se negli anni ho vissuto la
sindrome Yo-yo (perdita di peso con riaumento di peso), se pratico
attività fisica e se ho intenzione di cominciare o meno un programma
di attività fisica e quanto mi atterrò al cambiamento dietetico
proposto !
Inoltre
vari studi hanno dimostrato che il corpo umano non è in grado di
perdere più di 300 - 500g di grasso a settimana,quindi tutte quelle
diete che promettono e magari fanno anche perdere 5 kg in una
settimana faranno perdere effettivamente circa 300/500 g di FAT
cioè di grasso e circa 4,5 kg di FFM cioè di massa magra tra cui
acqua/muscoli/sostanze minerali e ossee.
Anche se le calorie non sono tutto facciamo quattro calcoli : 1 kg di grasso del nostro corpo corrisponde a circa 7800 Kcal ciò significa che per consumare effettivamente 1 kg di adipe dovrei togliere dal mio introito calorico cioè risparmiare 7800 kcal. Quindi per perdere 5 kg in un mese devo risparmiare 39000 Kcal che corrispondono a circa 1300 kcal in meno in un giorno ! Bene se consideriamo che il fabbisogno giornaliero di una donna sedentaria di 45/50 è di circa 1600/1700 kcal vuol dire che dovrebbe mangiare 300/400 Kcal al giorno, praticamente un mese di semi digiuno ! Con tutte le conseguenze negative del caso ! Inoltre se si abbassano troppo le calorie diminuisce il metabolismo basale e entriamo in un circolo vizioso dove anche se mangio poco non perdo più peso ! Ed un ultima considerazione da fare è che quando si perde tanto peso in poco tempo si finisce a lungo termine per ingrassare perché se si riduce la massa magra (muscoli, ossa e acqua ) senza ridurre la massa grassa si diminuisce ulteriormente il tessuto metabolicamente attivo e di conseguenza il metabolismo basale.
Anche se le calorie non sono tutto facciamo quattro calcoli : 1 kg di grasso del nostro corpo corrisponde a circa 7800 Kcal ciò significa che per consumare effettivamente 1 kg di adipe dovrei togliere dal mio introito calorico cioè risparmiare 7800 kcal. Quindi per perdere 5 kg in un mese devo risparmiare 39000 Kcal che corrispondono a circa 1300 kcal in meno in un giorno ! Bene se consideriamo che il fabbisogno giornaliero di una donna sedentaria di 45/50 è di circa 1600/1700 kcal vuol dire che dovrebbe mangiare 300/400 Kcal al giorno, praticamente un mese di semi digiuno ! Con tutte le conseguenze negative del caso ! Inoltre se si abbassano troppo le calorie diminuisce il metabolismo basale e entriamo in un circolo vizioso dove anche se mangio poco non perdo più peso ! Ed un ultima considerazione da fare è che quando si perde tanto peso in poco tempo si finisce a lungo termine per ingrassare perché se si riduce la massa magra (muscoli, ossa e acqua ) senza ridurre la massa grassa si diminuisce ulteriormente il tessuto metabolicamente attivo e di conseguenza il metabolismo basale.
Quindi
in fin dei conti qual'è il giusto peso da perdere in un mese ? Due o
tre chili al massimo !
E
lo si ottiene sempre combinando alimentazione + attività fisica
quotidiana L’attività
fisica produce una perdita di peso senza ridurre
la massa magra,
la combinazione tra attività fisica e dieta lievemente ipocalorica è
il metodo più efficace per ottenere una riduzione del peso corporeo;
una modificazione della composizione corporea, e un miglioramento
delle capacità fisiche e fisiologiche a lungo termine. L’inattività
è molto pericolosa, mentre livelli modesti di movimento sono
sufficienti a diminuire i rischi per la salute: basta camminare due
ore e mezzo alla settimana per ottenere vantaggi significativi. Vari
studi longitudinali sull’efficacia delle cure dell’obesità,
hanno dimostrato che solo coloro che hanno saputo vincere la
sedentarietà sono stati in grado di mantenere nel tempo la perdita
di peso ottenuta con la restrizione calorica.
Da ultimo occorre notare che
l’andamento del peso è molto variabile perché
è fisiologicamente soggetto a variazioni giornaliere causate da
numerosi fattori quali la ritenzione idrica, i fattori ormonali, lo
svuotamento intestinale, che si traducono in piccole oscillazioni che
non hanno significato d’incremento o diminuzione ponderale. Dunque
solo l’osservazione dell’andamento del peso in un periodo di
almeno due o tre settimane è valido e attendibile. Pesarsi troppo
frequentamene o confrontare il peso rilevato solo con quello della
settimana precedente può trarre in inganno, generando facili
entusiasmi o sconforto, estremamente negativi.
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