DIETE
IPERPROTEICHE
Una
delle prime cose apprese all'università (parliamo di circa 25 anni
fa ! Ahimè!) era che le diete iperproteiche o diete cheto geniche già
molto famose all'epoca, erano parecchio pericolose per la salute e, a
lungo termine, non davano neppure tutti i risultati sperati in
termini di dimagrimento.
Passano
gli anni le ricerche scientifiche dimostrano in modo inequivocabile
la loro inefficacia e pericolosità, ma certi miti sono duri a morire
anche a causa di certi medici che incuranti della salute le spacciano
come diete miracolose guadagnandoci un bel po' di soldini. In anni di
esperienza l'unico miracolo a cui assisto è la volontà delle
persone di voler modificare il loro stile di vita per migliorare la
loro salute.
Ma
procediamo con ordine. C'è in primis una distinzione da fare tra le
diete low carb (come ad esempio la Atkins) dove si aumentano le
proteine e vi è una drastica riduzione dei carboidrati (ma non
totale eliminazione) con l'obbiettivo di diminuire l'indice glicemico
e la produzione di insulina ma che non crea o crea poca chetosi
metabolica.
Le
diete iperproteiche o cheto geniche vere e proprie (scarsdale,
tisanoreica, dukan), che si distinguono dalle precedenti in quanto vi
è un grosso aumento nel consumo delle proteine e dei grassi e si
basano sul meccanismo della chetosi.
Queste
diete vedono i lori natali per scopi completamente diversi dal
dimagrimento: furono ideate da due pediatri Mynie Peterman e Rollin
Woodyatt per trattare i bambini affetti da epilessia.
Il
loro meccanismo è piuttosto semplice e si basa principalmente
sull'induzione della chetosi, fenomeno che si verifica anche durante
il digiuno. Eliminando i carboidrati e aumentando i lipidi e le
proteine l'organismo è costretto ad utilizzare questi substrati a
livello energetico. Come ben sappiamo esistono alcuni organi che sono
glucosio dipendenti cervello in primis. Quando in circolo non c'è
glucosio l'organismo lo sintetizza da precursori non glucidici
attraverso la gluconeogenesi. I lipidi così come sono possono essere
utilizzati correttamente come fonte energetica solo in presenza di
carboidrati. Con la gluconeogenesi vengono trasformati in corpi
chetonici: acetone, aceto acetato, 3-B-idrossi-buttirato, solo in
questo modo possono essere utilizzati a scopo energetico soprattutto
dal cervello.
Questo
meccanismo può per un tempo relativamente breve trarre in inganno
l'organismo e determinare un dimagrimento principalmente per tre
fattori :

1
– la chetosi spinge il metabolismo al consumo dei lipidi
2-
i corpi chetonici riducono l'appetito
3-
i corpi chetonici vengono espulsi con le urine ciò permette di
eliminare direttamente dei prodotti del metabolismo.
Questo
inganno dura ben poco e a scapito di un intossicazione molto
importante :
- fegato e reni si affaticano e si intossicano a causa del superlavoro e dei prodotti di scarto del metabolismo. Ricordiamo che i regimi iperproteici si basano sul consumo di molte proteine di origine animale quindi vi è anche un aumento in circolo di ioni ammonio.
- Producono una forte acidosi metabolica che è la base di tutte le patologie infiammatorie. Inoltre il principale sistema tampone del nostro organismo si basa sulla mobilizzazione del calcio contenuto nelle ossa.
- Con l'eliminazione quasi totale della frutta e della verdura vi è un inevitabile carenza di vitamine e sali minerali.
Oltre
a questo si manifestano tutta una serie di effetti secondari :
- mancanza di forze (astenia) dovuta ad un livello troppo basso di glicemia, ipotensione (pressione bassa), debolezza muscolare e mialgie (dolori muscolari) a causa dell'ipopotassiemia (potassio troppo basso) e disturbi del ritmo cardiaco
- nausea dovuta alla chetosi
- infiammazione intestinale dovuta alla drastica riduzione delle fibre di frutta e verdura che non si possono sostituire semplicemente con la crusca in quanto la sola crusca ha un ulteriore effetto irritativo e infiammatorio sull'intestino
- alito cattivo dovuto alla chetosi
- freddolosità
- crampi notturni dovuti a carenza di potassio, calcio e magnesio
- modifiche del ciclo mestruale
- perdita di capelli
- tutti i rischi legati ad un regime alimentare con un eccesso di proteine animali
( rimando nel dettaglio alla lettura dell'articolo “I cibi di origine animale: come quanto e perché) - rischio di chetoacidosi emergenza tipica dei soggetti affetti da diabete mellito di tipo 1 che si manifesta quando lo stato di chetosi evolve in chetoacidosi condizione che può portare al coma.
Esistono
poi tutta una serie di controindicazioni , cioè queste diete non
possono essere seguite in caso di :
- neoplasie (anche quelle che hanno avuto esito positivo)
- sindrome di cushing
- manifestazioni cardiovascolari gravi da meno di 6 mesi come ictus e infarto
- insufficienza cardiaca
- disturbi del ritmo cardiaco
- diabete
- peso normale
- insufficienza renale o epatica
- malattie infettive
- patologie infiammatorie croniche dell'intestino (morbo di crhon, coliti)
- trattamento con corticoidi
- iperuricemia
- ipocalcemia (bassi livelli di calcio)
- ipotiroidismo
- gravidanza e allattamento
- bambini e adolescenti
Quindi
tanti rischi e pochi benefici anche in termini di dimagrimento (si
tende infatti a perdere molti liquidi e gliconeno di deposito),
perdite di peso veloci e di una certa entità si possono benissimo
ottenere con altri regimi alimentari non dannosi per la salute.
Teniamo poi sempre ben presente che dimagrimenti troppo rapidi
soprattutto nei soggetti obesi tendono a instaurare l'effetto yo-yo,
con perdita veloce e recupero altrettanto veloce con conseguente
ulteriore difficoltà a perdere peso.
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