Per
tenere a bada il colesterolo ci sono molti alimenti che ci possono
aiutare sia di origine vegetale che di origine animale.
Partendo
dal regno vegetale iniziamo a prendere in considerazione i cereali.
Quando
si parla di cereali
teniamo in considerazione solo i cereali
integrali
perché tutti i principi attivi e le sostanze benefiche si trovano
nel germe e nella crusca : inulina, lignani, amidi resistenti,
fitosteroli, acido fitico,lipidi e antiossidanti. I cereali integrali
sono inoltre ricchi di vitamine, sali minerali e di fibre. Tutte
queste sostanze nel loro complesso agiscono in maniera protettiva per
la salute del cuore.
Alcune
ricerche hanno evidenziato un’associazione positiva tra il
consumo di cereali integrali e un minor rischio di insorgenza di
disturbi cardiaci. Consumare cereali integrali a colazione, pranzo e
cena riduce del 20 – 30 % il rischio di sviluppare malattie
cardiovascolari, tale protezione non è invece rilevata dal consumo
di cereali raffinati. I meccanismi d'azione che producono tali
benefici non sono ancora stati pienamente scoperti ma si presume che:
- fibre solubili, beta-glucani, alfa-tocotrienolo e il rapporto arginina-lisina hanno un ruolo nella diminuzione del tasso di colesterolo nel sangue;
- nel prevenire le patologie cardiache giocano un ruolo favorevole gli antiossidanti contenuti nei cereali integrali;
- all'interno dei cereali integrali ci sono composti fitochimici in grado di inibire lo stress ossidativo e l'infiammazione;
- altri componenti bioattivi hanno un ruolo nella reattività vascolare, nella coagulazione e nella sensibilità all'insulina.
Gli
studi non hanno ancora isolato i meccanismi precisi in grado di
spiegare l’effetto positivo dei cereali integrali sulla salute
cardiovascolare, ma è probabile che (come accade con frutta e
verdura) il cereale nel suo complesso sia più protettivo dei suoi
singoli componenti.
Tra
tutti i cereali un ruolo maggiormente protettivo per il cuore lo
troviamo nell'avena integrale forse per la presenza di beta-glucani
che
secondo diversi studi sarebbero in grado di ridurre l'effetto
infiammatorio dei glucidi
(in
particolare degli zuccheri semplici che fanno impennare la produzione
di insulina necessaria per il loro metabolismo), rallentando e
regolarizzando l'assimilazione degli stessi.
I beta-glucani, inoltre, come tutte le fibre, mantengono in salute la microflora batterica intestinale che costituisce anche una importante barriera immunitaria contro i principali agenti patogeni interni ed esterni, e pertanto ci aiutano a potenziare le nostre difese in modo naturale.
E subito dopo i cereali troviamo come alimento protettivo delle nostre arterie i legumi che hanno veramente un infinità di proprietà salutari tali da renderli un alimento di consumo quotidiano assieme ai cereali. Aiutano a combattere obesità, diabete, disturbi coronarici e cancro come possiamo farne a meno ! Vediamo in rassegna alcuni tra gli effetti benefici :
- sono
ricchi di fibre solubili che rallentano i tempi di svuotamento
gastrico e quindi aumentano il senso di sazietà e riducono
l'assorbimento di zuccheri e di colesterolo. Il loro alto contenuto
in fibre che varia dai 14 g dei ceci, i 17 g dei fagioli fino ad
arrivare ai 21 g delle fave aiutano a coprire il fabbisogno
giornaliero di fibre che si aggira intorno ai 30 g, e consumati
assieme ai cereali integrali forniscono sicuramente buona parte del
fabbisogno giornaliero;
- sono
molto poveri di grassi con un contenuto che varia tra 1,5% al 5,5 %,
questi grassi sono soprattutto acidi grassi polinsaturi, che aiutano
a combattere il colesterolo al contrario degli acidi grassi saturi
della carne che invece lo aumentano e costituiscono quindi una
perfetta alternativa proteica ai cibi di origine animale;
- da
un articolo pubblicato su “Nutrition
Metabolism and Cardiovascular Diseases”, sono stati resi noti i
dati ottenuti da 10 studi clinici randomizzati, condotti con
l’obiettivo di valutare la relazione fra il consumo di legumi
diversi dalla soia e il profilo lipidico, su un totale di 270
pazienti. Dal confronto e dall’analisi dei risultati è emerso che
il consumo giornaliero di 80-140 g di piselli, lenticchie, fagioli o
fave, per almeno 3 settimane, comporta una riduzione media del
colesterolo totale di 11,8 mg/dl e del colesterolo LDL di 8 mg/dl.
Questa osservazione conferma l’importanza del consumo di legumi,
nell’ambito di un’alimentazione varia ed equilibrata, per la
prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare.
- Da
ultimo ma non per importanza la fermentazione batterica nel colon
delle fibre solubili, proprio quella che può causare un po' di
fastidio con aria nella pancia, produce acidi grassi a catena corta
in grado di migliorare i valori di colesterolo totale e
trigliceridi.
Passiamo ora ai semi oleosi e il primato anticolesterolo spetta a noci, semi di sesamo e semi di lino. Le noci intervengono nella regolazione del colesterolo ed è provato che un consumo regolare di noci aiuta a mantenere il colesterolo a valori normali ed a previene le malattie cardiache. Ad affermarlo è lo studio effettuato dai ricercatori del prestigioso laboratorio di Boston Brigham and Women's Hospital. Un consumo settimanale di noci riduce di oltre il 30% il rischio di essere colti da attacchi cardiaci gravi. Ma vediamo cosa contengono :
- buoni
valori di vitamina E che è un eccellente antiossidante;
- alto
contenuto di zinco, rame, ferro fosforo e calcio;
- vitamina
A, vitamine del gruppo B tra cui spicca per importanza l'acido
folico o vitamina B9 utile per ripulire il sangue dall'omocisteina
che in grandi quantità si è rilevata dannosa per la salute
cardiovascolare;
- l'aminoacido
arginina che svolge un azione protettiva rispetto alla possibile
formazione di coaguli;
- grande
presenza di acidi grassi monoinsaturi e soprattutto polinsaturi
della serie omega-3 e omega-6 che contribuiscono a mantenere basso
il livello di colesterolo totale. Un studio pubblicato su Archives
of Internetional Medicine dimostra che un consumo regolare di semi
oleosi riesce ad abbassare di circa il 10% il colesterolo totale.
Gli omega 3 presenti in abbondanza nei semi di sesamo sono in grado di svolgere una fondamentale azione di protezione nei confronti del cuore e, in generale, di tutto il sistema cardiocircolatorio. I fitosteroli contenuti nel sesamo inoltre aiutano a contrastare la formazione di colesterolo LDL e ad aumentare i valori del colesterolo HDL. Oltre a questi importanti nutrienti, i semi di sesamo contengono due sostanze molto importanti : la sesamina e la sesamolina. Entrambe appartengono ad un gruppo di fitoestrogeni chiamati lignani, capaci di avere un effetto ipocolesterolemizzante nell'uomo e di prevenire la pressione alta. La sesamina, in particolare, è in grado di proteggere il fegato dal danno ossidativo.
I semi di lino sono tra gli alimenti più ricchi in lignani : contengono 75-800 volte più lignani (che contengono estrogeni e qualità antiossidanti) rispetto ad altri cibi vegetali, e la loro azione preventiva sul cuore è dovuta all'elevato contenuto in omega-3 alfa-linolenico (ALA). Un cucchiaio di semi di lino macinati contiene circa 1,8 grammi di omega-3 vegetali. Gli acidi grassi omega 3 ALA sono potenti anti- infiammatori, riducono la produzione di agenti che promuovono l'infiammazione e abbassano i livelli ematici di proteina C - reattiva (CRP), un biomarker di infiammazione. Attraverso le azioni dell'ALA e dei lignani, i semi di lino hanno dimostrato di ridurre la crescita tumorale negli animali e di contribuire a ridurre il rischio di cancro negli esseri umani. Le ricerche hanno trovato che gli omega-3 vegetali aiutano il sistema cardiovascolare attraverso diversi meccanismi, tra cui l'azione anti-infiammatoria e la normalizzazione del battito cardiaco. Le diete ricche di semi di lino aiutano a prevenire l'indurimento delle arterie ed il deposito della placca nelle stesse evitando che i globuli bianchi attacchino i rivestimenti interni dei vasi sanguigni. Per svolgere le loro azione benefiche però i semi devono essere macinati o frantumati perché assunti interi passano indigeriti nell'intestino dove al massimo possono avere una buona azione lassativa ma tutte le sostanze benefiche non vengono assorbite. Ottimo rimedio è anche quello di integrare l'alimentazione quotidiana con un cucchiaino di olio di semi di lino da assumere a crudo in quanto la cottura altera tutti i suoi preziosi benefici.

Gli omega 3 sono acidi grassi essenziali cioè l'organismo non è in grado di sintetizzarli da solo e quindi devono essere introdotti con l'alimentazione quelli presenti nel pesce azzurro sono a catena lunga: EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Questi acidi grassi fungono da precursori di sostanze che regolano diverse funzioni organiche, hanno azione antitrombotica, antinfiammatoria e antiaterogena.
Un
buon apporto giornaliero di tali nutrienti è in grado nel tempo di
ridurre notevolmente il rischio di sviluppare malattie
cardiovascolari e di migliorare la circolazione.
Il
pesce azzurro, in special modo quello di piccola taglia, va cucinato
freschissimo, evitando le fritture. Il fritto annulla completamente i
benefici effetti cardiovascolari degli Omega 3.
E'
quindi bene cuocere il pesce per poco tempo, meglio al
cartoccio, al forno o marinato nel limone,
per mantenere inalterate le sue qualità. Per
quanto riguarda le dosi di assunzione di Omega 3 per un individuo
sano in funzione di prevenzione cardiovascolare, si consiglia
l’assunzione circa 500 mg al giorno di Omega 3, il che significa
assumere pesce azzurro due volte a settimana.
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